GRAN CANCELLERIA
ORDINE MILITARE DELLA CORONA DI FERRO
IL PRINCIPE REGGENTE
Sua Altezza don Massimiliano Molini
Principe di Chauvigny et Nimes
Villa Ortensia, il 2 di Marzo 2010
Illustre Direttore,
Ci scusiamo, innanzitutto, per lo spazio che occupiamo, con questa Nostra, nella speranza che Lei, gentilmente, vorrà concedere.
ORDINE MILITARE DELLA CORONA DI FERRO
IL PRINCIPE REGGENTE
Sua Altezza don Massimiliano Molini
Principe di Chauvigny et Nimes
Villa Ortensia, il 2 di Marzo 2010
Illustre Direttore,
Ci scusiamo, innanzitutto, per lo spazio che occupiamo, con questa Nostra, nella speranza che Lei, gentilmente, vorrà concedere.
Abbiamo avuto l'onore di conoscere il Principe Giorgio I di Seborga, a Verona, qualche anno addietro e da quella conoscenza abbiamo tratto la convinzione che, l'esser Principi non significa discendere da antiche famiglie aristocratiche, ma in primis, si debba averne i meriti, come Sua Maestà l'Imperatore Napoleone I volle mettere in chiaro, al fine di creare una Nobiltà moderna, a Sua immagine, nelle Leggi che regolavano le nobilitazioni del tempo.
Il Principe Giorgio ne aveva tutte le caratteristiche, pur non discendendo da avi titolati; per questo, alla notizia della Sua morte, abbiamo fatto listare a lutto il Nostro labaro e per questo, pur se addolorati, non abbiamo partecipato ufficialmente ai Suoi funerali, cercando una pubblicità della quale non abbiamo bisogno e che, sinceramente, non Ci interessa.
Non abbiamo inviato candidature alla Sua successione, perché riteniamo che l'essere Principi di Seborga debba assorbire tutto il tempo e tutto l'impegno possibile al fine di proseguire quanto il Principe Giorgio I aveva fatto e Noi non pensiamo di averne la possibilità.
Ora che è giunto il momento di riprendere il cammino dal momento in cui si è interrotto, speriamo, con tutto il cuore, che colui che verrà eletto dal popolo di Sebarga a ricoprire l'alto incarico, prosegua sulla strada tracciata dal Principe Giorgio I, realizzando quel sogno di indipendenza che aveva inseguito per tutta la Sua vita.
Saluti Cavallereschi