10 ottobre 2011

UN REFERENDUM PER L'INDIPENDENZA DI SEBORGA?

Chiedere un referendum per legittimare l’indipendenza di Seborga? 

L’idea può sembrare un po’ ardua e strana, ma a proporla è un giovane simpatizzante della causa Seborghina: Luca Pagani, diciasettenne della Provincia di Monza e Brianza, che quest’anno frequenta il quarto anno del Liceo Classico.

Il giovane Luca (nella foto a fianco di S.A.S. Marcello I), stanco di aspettare che i vari tribunali internazionali decidano di pronunciarsi sui vari ricorsi presentati fino ad ora dalle Autorità del Principato, propone una petizione volta alla raccolta di 500 mila firme per la sua indipendenza: “Da tempo sono convinto che i vari ricorsi presentati presso il Tribunale Internazione dell’Aja e presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo risultino poco utili, dato che tali organi sono spesso impegnati nel dirimere altre questioni - a detta loro - più importanti. Anche qualora tale riconoscimento dovesse arrivare, ciò avverrebbe sicuramente in tempi piuttosto lunghi" - dichiara Luca Pagani alla Gazzetta - "Da un po’ mi è venuta l’idea che l’indipendenza seborghina debba essere una questione promossa dal basso e ho perciò pensato a un eventuale referendum che abbia come oggetto la richiesta di secessione dall’Italia”.

A tale scopo, il 5 ottobre scorso, Luca ha organizzato un Comitato per l'Indipendenza del Principato di Seborga: "Seborga Libera" e ha aperto sul sito internet di Petizioneonline.it, una petizione per ottenere la concessione di un referendum da parte del Governo Italiano. Petizionionline.it è un sito specializzato nelle petizioni ed è presente in oltre 28 Paesi di tutto il mondo. 
“Per firmare la petizione – spiega Luca - è sufficiente premere il pulsante FIRMA LA PETIZIONE, a condizione di essere iscritti al sito (l’iscrizione è totalmente gratuita) o di essere loggati in Facebook. Chiunque, dunque, può firmare con facilità! In tal maniera, se dovessero effettivamente essere raggiunte le 500.000 firme nei 90 giorni previsti dalla legge italiana e se la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale accettassero una volta per tutte le ragioni dei Seborghini, la data di indipendenza di Seborga potrebbe avvicinarsi di molto”. 

L’entusiasmo e la voglia di vedere Seborga indipendente non mancano al giovane Luca, che oltre agli studi e all’interesse per Seborga, ha anche altre passioni: è Webmaster e responsabile dell’Ufficio di Segreteria della Compagnia di Monza “La Ferrea” dell’Associazione Nazionale Cadetti d’Italia; un’organizzazione che si prefigge la formazione dei giovani attraverso un percorso volontario, fatto di avventura, sport e gioco, grazie al quale i ragazzi hanno l’opportunità di vivere entusiasmanti esperienze in stretto contatto con Forze Armate, Corpi dello Stato, Protezione Civile e Gruppi Volontari di Soccorso.

A Seborga, qualcuno sorride all’iniziativa e altri aspettano di vedere come andrà a finire. C’è anche chi non è d’accordo ed è dell’opinione che iniziative di questo genere debbano essere approvate e coordinate con il Governo Seborghino. Secondo un esperto di Diritto Internazionale, Seborga non ha bisogno di chiedere l’indipendenza in quanto la possiede già, sin dal 954 (e successivamente restaurata nel 1815). La questione semmai è la riattivazione della sua sovranità, non l’ottenimento della sua indipendenza. L'argomento è di estrema attualità in quanto in questi giorni il Governo è attivamente impegnato proprio su questo fronte, ma per ora non si conoscono i dettagli.

Una cosa è certa: grazie all'iniziativa di Luca (non autorizzata dal Governo Seborghino), si puo` "partecipare" alla causa Seborghina, stando comodamente a casa; basta accedere direttamente alla pagina della petizione in questione: http://www.petizionionline.it/petizione/seborga-libera/5203 . Alcune firme sono state già raccolte e registrate, ma ne mancano ancora molte e il tempo stringe. Resta solo da firmare!