Caro Giorgio,
Sono trascorsi tre anni che il Tuo corpo ma non il
Tuo spirito si è addormentato.
Noi ti vediamo
per i carruggi della Tua Seborga, a volte, ti sentiamo ansimare nelle
salite, quasi a volere far sentire, che
Tu ci sei, ma molti di noi non hanno bisogno di questi segnali perché sappiamo
benissimo che Tu sei ancora là con noi che ti abbiamo amato e ti amiamo
nonostante che per alcuni Tu sia morto. Ma Tu sei sempre presente nei cuori e
nelle menti di chi Ti ha amato e cerchiamo di camminare sempre insieme a Te.
Ce la stiamo
mettendo tutta, dal nuovo Principe in testa, per cercare di dare vita al Tuo
sogno: l’indipendenza del Principato di
Seborga, nonostante l’incredulità di alcuni e la cattiveria di altri, compresi
quelli che Ti sono stati vicino.
Oggi sono
questi, in particolar modo, a tradire la Tua Memoria cercando di colpire chi
come me si sta adoperando acchè il Tuo sogno possa diventare realtà. Ma non fa
niente perché niente e nessuno riuscirà a fermare il Tuo progetto.
Combatteremo
fino all’ultimo alito di vita per ciò in cui Tu, aiutato da pochi altri, hai
creduto e siamo pronti ad affrontare le accuse infamanti che ci vengono
rivolte. Non fa niente, caro Giorgio, l’importante è riuscire a dare corpo a
tutto ciò in cui tu hai creduto e noi crediamo.
Sai oggi,
soprattutto per me è una giornata ancora più triste e sono sicuro lo sarebbe
stata anche per te: Ti ha raggiunto in cielo un Cavaliere vero che tu hai
particolarmente amato: il nome di questo Cavaliere è PIERO ALBERTI, e sono
sicuro che Tu l’avrai già accolto così come merita di starti accanto.
Lui era uno di
quelli che Ti ha sempre amato, riamato da Te e sono certo che insieme
continuerete ad indicarci la strada giusta da seguire. Proprio ora che ne
abbiamo particolarmente bisogno, proprio ora che alcuni Cavalieri che Ti sono
stati accanto e che Ti hanno voluto bene, come chi Ti scrive, hanno deciso di
prendere le distanze.
Io, così come
tanti altri, manteniamo vivo il Tuo pensiero, ricordiamo le avversità nei
confronti del Comune, anche se poi hai sempre rispettato e voluto bene a tutti
così come le Autorità locali Ti hanno sempre voluto bene e rispettato per
quello che Tu hai rappresentato per Seborga e/o per il Principato. Hai dedicato
la Tua vita per far conoscere Seborga in ogni angolo della terra tant’è che la
gente accorreva per conoscere questo Principato ed il suo Principe.
Ma ahimè! per
molti Seborghini questo non conta, anzi Giorgio è morto, senza sapere che Tu
invece continui a vivere dentro molti di noi.
Ma anche
questo tu lo sapevi, tant’è che prima di lasciare il tuo cammino terreno, un
giorno confidasti, me presente, che alla Tua morte sarebbe successo un caos. Ancora una
volta, avevi ragione! Il caos esiste nonostante gli immani sforzi del Principe
Marcello che si sta adoperando, accompagnato dai Suoi Ministri, perché il
Principato possa acquistare sempre più forza e vigore.
Molti,
sbagliando, criticano il Suo operato e lo leggono come opera intesa al proprio
tornaconto personale, ma non capiscono invece che un’opera di restauro
effettuata nel paese, mira soltanto e soprattutto a rendere il Principato
sempre più accogliente.
Più gente
arriva e maggiore è la svolta che il Principe Marcello vuol dare. Certo non è
facile e questo lo sanno tutti, non solo i denigratori, ma Marcello ci sta
provando al limite delle proprie possibilità sia fisiche che economiche.
D’altra parte
Tu stesso Giorgio quanto ha lottato per far riconoscere questo territorio un
Principato: Tu non Ti sei risparmiato ed hai fatto di tutto per poter coronare
il sogno ma non a Tuo vantaggio ma a vantaggio dei Seborghini che hai sempre
difeso dagli attacchi dei più.
Per questo mi
sembra doveroso il Tuo ricordo nel terzo anno dalla Tua scomparsa terrena: Ciao
Giorgio ti abbiamo voluto sempre bene e sempre te ne vorremo e preghiamo il
Buon Dio e la Dolce Madre di Gesù alla quale Tu eri particolarmente devoto
affinché posino, Tuo tramite, il loro
sguardo benevolo sul Principato e sui Seborghini tutti.
Viva il
Principato di Seborga ed i suoi Seborghini!
Alberto
Romano