A pagina 161 la famosa guida turistica dedica al Principato un breve articolo con tanto di cartina (a pag. 162) e il Principato di Seborga appare anche nell’indice generale (pag. 393).
Nel testo del trafiletto, intitolato “Principato di Seborga”, si legge che “A causa di un errore burocratico, il piccolo Principato (11 km ad Est di Bordighera) non fu mai registrato ufficialmente tra le proprietà di Casa Savoia. Negli anni 1960 i suoi abitanti incominciarono a rivendicare la loro indipendenza, elessero un principe e incominciarono a battere moneta e ad emettere francobolli. Per saperne di più si veda il sito: http://www.seborga.com/”.
Sono sei gli errori che le Autorità di Seborga intendono far presente e sono i seguenti:
- Non c’è stato “errore burocratico”. Seborga non è mai stata una proprietà di Casa Savoia, ma un suo Protettorato (e ciò spiega la sua non-annessione dal Regno di Piemonte-Sardegna, ribattezzato “Regno d’Italia” nel 1861, di cui la Repubblica Italiana ha ereditato i diritti e doveri in Diritto Internazionale).
- Il Principato si trova a Nord, Nord-Est di Bordighera, a circa 7 Km in linea retta e a 10 Km per strada.
- La “rivendicazione d’indipendenza” di Seborga costituisce più precisamente la ripresa della sovranità che non ha mai cessato di esistere, malgrado la sua amministrazione civile dell’Italia.
- Il Principato di Seborga è una Monarchia elettiva sin dal Medioevo e la sua ripresa di sovranità ha logicamente portato all’elezione di un nuovo Principe: non si tratta di una innovazione.
- La moneta seborghina è nata nel 1630 circa e non negli anni 1960. La sua coniatura è stata solo ripresa nel 1995.
- Il sito web ufficiale governativo è: http://www.seborga.homeip.net/ e non quello indicato dall’articolo.
Staremo a vedere se nelle edizioni successive le informazioni su Seborga saranno più accurate e veritiere di quelle presenti.