27 luglio 2014

UNA TROUPE DELLA RAI IN VISITA AL PRINCIPATO


Oggi, domenica 27 luglio, le telecamere della RAI tg3 hanno visitato il Principato di Seborga, per un servizio televisivo che andrà in onda questa sera su Rai 3 dalle ore 19.30, in coda al tg regionale. 

"Oltre a chiederci della nostra bandiera arancione" - ha spiegato il Sindaco Enrico Ilariuzzi - "i giornalisti e i cameraman della Rai hanno visitato il museo degli antichi strumenti musicali, che è piaciuto davvero molto, tanto che si sta ipotizzando di girare un documentario su questa nostra realtà". L'esposizione permanente comprende ben 135 strumenti musicali di varie epoche (dal 1744 al 1930), collezionati da Giuliano Fogliarino in oltre cinquant'anni di ricerca appassionata. Realtà davvero importante per Seborga, quella inerente il museo fa parte di un più ampio progetto volto a rilanciare il nome del Comune e del Principato nel mondo. 
Seborga è riuscita anche ad ottenere la bandiera arancione, marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità, sia per la buona ristorazione legata alle tradizioni gastronomiche locali sia per la caratteristica atmosfera creata dal buono stato di manutenzione degli attrattori storico-culturali. 
Durante l’intervista, si è parlato anche del futuro del Principato, soprattutto dopo la sentenza della Corte dei Diritti Umani Europea. 
Il nostro Ministro degli Esteri e Principessa, Nina Döbler, ha dichiarato che Seborga non rinuncerà mai al suo sogno, nonostante una dozzina di persone stiano remando contro, facendo una feroce opposizione. "Eravamo al corrente che la causa era stata chiusa dal gennaio 2013" - ha afermato Nina Döbler - "ma non volevamo divulgare questa notizia per evitare proprio quello che invece sta succedendo ora: cioè che i giornali scrivessero che Seborga è finita, che Seborga è parte dell'Italia". 
Il nostro Ministro ha poi continuato: "Noi continueremo ad andare avanti per la nostra strada. Il fatto che questa causa non sia stata accettata non significa che un'altra causa, impostata in modo totalmente diverso, non lo sarà in futuro. Seborga vive di questo. Il turismo è fondamentale per questa località. E ci crediamo tutti, tranne un gruppo di persone che fa opposizione e sta cercando di distruggere il nostro sogno". 
"Seborga non si arrenderà mai, perché prima l'Italia dovra` provarci che i Savoia hanno comprato Seborga, ma noi sappiamo che non esiste nessun documento che possa provarlo". 
Intanto a Seborga il Comune e il Principato convivono senza problemi: "Lavoriamo nella stessa direzione, per il bene di Seborga", ha confermato il Sindaco Enrico Ilariuzzi (nella foto con il Principe Marcello I e il Ministro degli Esteri).

IL CAMMINO PER L’INDIPENDENZA PROSEGUE - IL CONSIGLIO DEI PRIORI CONFERMA LA PIENA FIDUCIA A MARCELLO I - LA CAMPAGNA DENIGRATORIA CONTINUERA`...

Il Consiglio de Priori ha confermato ancora una volta la piena fiducia e il pieno sostegno a S.A.S. Marcello I e al suo governo.  
La riunione del Consiglio è avvenuta dopo pochi giorni dalla pubblicazione sui giornali della lettera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (datata 4 luglio 2014), nella quale enunciava l’inammissibilità del ricorso presentato dal Principato nel 2008 dall’allora Principe Giorgio I per la riattivazione dell’indipendenza dalla Repubblica Italiana. Il provvedimento è definitivo.

La decisione della Corte ha preso di sorpresa un po’ tutti perché - sebbene si attendeva da tempo un suo pronunciamento su questo ricorso - il governo non ne aveva informato la cittadinanza!

Da un lato, disapproviamo la decisione presa da Marcello I di non aver subito diffuso la notizia. Il governo ne era al corrente già da mesi - come lo ha ammesso lo stesso Principe - ma ha preferito tacere. E così la decisione della Corte l’abbiamo saputa da uno dei firmatari di questo ricorso, e ora portavoce di un “gruppo di dissidenti", i quali hanno capitalizzato su questo silenzio come capo d’accusa contro il Principe, accusandolo di nascondere la verità ai Seborghini (con la complicità anche della Gazzetta che - a detta di questi signori - viene tacciata come organo di propaganda del governo...!).

Dall’altro lato, apprezziamo l’intervento immediato e diretto di Marcello I nell’ammettere di aver taciuto e nel chiarire certe responsabilità, soprattutto di coloro che oggi (a differenza di ieri) non ne vogliono far parte.
Speriamo che dopo il polverone sollevato in questi giorni, si ritorni alla calma e si comprenda l'importanza di non sottovalutare l'effetto che certe decisioni (il far sapere o meno) possono provocare nei delicati equilibri di fiducia esistenti fra le istituzioni e i cittadini. Soprattutto in questi tempi, dove la cittadinanza è costretta ad assistere a persistenti e pesanti accuse (tutte calcolate), mirate a screditare e denigrare la persona e l’operato di Marcello I e il suo governo.

Ancora una volta bisogna constatare che dietro alla diffusione della notizia della Corte Europea, c'e`  in realta` un'orchestrata campagna denigratoria, promossa da un gruppetto di persone che si atteggia come i veri paladini (!) della Causa Seborghina e come messaggeri di pace, di benessere e di un futuro glorioso per Seborga.  
Qui non stiamo parlando di un programma politico portato avanti da un partito di opposizione a cui si deve consentire l’ascolto e la dovuta considerazione, come forza alternativa a chi governa. 
Qui abbiamo a che fare con un gruppo che si comporta (visto i metodi che adopera) alla stregua di agitatori, altro che da paladini della Causa Seborghina!

Sia ben chiaro che noi non siamo contrari a un’opposizione. Tutt’altro! Ben venga l'opposizione!
Il Principato ha bisogno, per il suo bene, di convivere e confrontarsi con un’opposizione, legittima, rappresentativa e dichiarata apertamente, soprattutto ora che ci avviciniamo alla fine del settennato.
Oggi a Seborga ci sono cittadini che non sono soddisfatti dell’operato del Principe e del suo governo. Non c’è niente di male in questo. Questi cittadini possono esprimere il loro dissenso come individui o collettivamente. Possono farlo ora in modo civile e democratico, attraverso varie forme di espressione, e lo potranno fare anche quando andranno a votare, fra due anni!

Se non si è d’accordo con qualcosa o qualcuno, non per questo si ha la licenza di distruggere o di comportarsi da forsennati. Se ne parla e se ne discute, fra le persone interessate o in riunioni pubbliche. Il Principe deve fare da garante affinche` l'autorita` ascolti le ragioni del dissenso e ne prenda nota. Gli insoddisfatti devono spiegarsi e proporre alternative e - se non basta - protestare con il voto.

Questo gruppo invece, non porta ancora un nome, non si è ancora pubblicamente dichiarato e non si è ancora presentato ai Seborghini con un programma. Soprattutto non ha ancora chiesto a loro, la fiducia di rappresentarli come forza alternativa!

Di certo, i Seborghini sono gente schietta, che non si piega alle prepotenze, alle trivialità e alle cortigianerie; né tantomeno si sottomettera` ad un autoproclamato “principe” che non sia stato eletto democraticamente. I Seborghini non si lasciano prendere in giro facilmente.

In merito al cammino verso il riconoscimento di indipendenza del Principato (e chiusa questa procedura partita male sin dall’inizio), il governo non è rimasto fermo con le braccia conserte, in attesa di sentirsi dire quello che già sospettava. 

Il sogno di indipendenza non è svanito, come alcuni si sono prodigati subito di annunciare a grandi titoli o a gridare indignati: "vergogna!".
Ci sono molte altre “cartucce” (per usare lo stesso termine usato dal "gruppo"), che il governo intende usare. Sono coinvolti Paesi dell'Africa, il Vaticano e avvocati di diritto internazionale.

Le conoscenze personali di Marcello I non sono da sottovalutare e forse anche per questo i Seborghini lo hanno eletto per assumersi questa gravosa responsabilità di portare avanti il sogno di indipendenza. I Seborghini gli hanno dato sette anni di tempo, con possibilità di rinnovo, se sono d'accordo.

Così funziona da queste parti. Gli altri, non ci interessano; che piaccia a loro o no.
R. C. SeborgaPress

23 luglio 2014

MARCELLO I: "SULL'INAMMISSIBILITA` DEL RICORSO SI SONO DETTE MOLTE FALSITA`. LA BATTAGLIA PER L'INDIPENDENZA VA COMUNQUE AVANTI"

Sulla notizia del respinto ricorso e sulle accuse e critiche rivolte contro la persona del Principe e l'operato del Governo Seborghino, pubblichiamo qui di seguito un comunicato stampa diffuso e firmato da S.A.S. Marcello I, Principe di Seborga:

Mi riferisco agli articoli comparsi in data odierna su molteplici testate online riguardo il giudizio di inammissibilità del ricorso per l'indipendenza inoltrato a suo tempo alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo da parte del Principe Giorgio I ed altri.
Mi si permettano preliminarmente due osservazioni. Sono stato accusato, assieme al Governo che presiedo, di aver mentito ai Seborghini circa lo status del ricorso: ciò è falso, poiché fino a gennaio 2013 esso era effettivamente pendente.
Secondo punto: non comprendo francamente l'atteggiamento dei membri dell'opposizione. Come possono accusare me e il Consiglio della Corona quando all'epoca del ricorso molti di loro lavoravano ancora per il Governo ed erano perfettamente al corrente della situazione?
Come possono accusarmi quando loro stessi hanno sottoscritto il ricorso?
Troppo facile fare il voltafaccia e giostrarsi a seconda delle proprie convenienze personali!
Inoltre se si legge il testo della lettera pervenuta da Strasburgo si nota che tale lettera è stata più volte sollecitata dagli stessi membri dell'opposizione con ripetute e ossessive telefonate alla Cancelleria: la stessa mittente specifica in chiusura di non insistere con tale atteggiamento perché la Corte ha altre questioni più importanti da sbrigare anziché rispondere a loro...
Ma veniamo al punto in questione.
La notizia dell'inammissibilità - della quale a dire il vero il Governo era al corrente già da qualche mese - onestamente non ci sorprende, perché da tempo sostenevamo che il ricorso, presentato in quel modo, non aveva speranze di trovare un positivo riscontro: non si può impostare un ricorso per ottenere l'indipendenza sfruttando una controversia minore quale la questione dell'affitto del vecchio Palazzo del Governo; andavano invece addotte le ragioni storiche per cui la richiesta di indipendenza di Seborga ha degli effettivi fondamenti giuridici.
L'errore formale di impostazione del ricorso fu fatto all'epoca, e non è certo colpa mia: l'opposizione ne prenda atto.
Detto ciò, la battaglia per l'indipendenza non si ferma affatto, checché ne dica la Corte. Stiamo studiando già da tempo soluzioni alternative per riaffermare la legittimità dell'indipendenza del Principato di Seborga, in merito alle quali i Seborghini saranno prontamente informati a tempo debito.
Sono sereno e a posto con la mia coscienza, anche se spiace che molti, pur di attaccarmi, smentiscano incoerentemente se stessi e le posizioni che assunsero in passato.
Viva il Principato di Seborga!
S.A.S. Marcello I, Principe di Seborga

23/07/2014

PREOCCUPANTE BATTUTA D'ARRESTO PER IL PROCESSO DI INDIPENDENZA DEL PRINCIPATO

Con una lettera datata 4 luglio 2014 e indirizzata al Barone Jean-Philippe Arnotte (ex Console Onorario del Principato a Lussemburgo), la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con sede a Strasburgo, ha respinto il ricorso presentato dalle Autorità Seborghine. 

Il Barone Arnotte ha dichiarato di aver ricevuto in data 4 Luglio 2014 la lettera dalla Corte Europea, nella quale viene comunicato che il ricorso fatto a Strasburgo è stato respinto in via definitiva in quanto considerato inammissibile e pertanto senza possibilità di appello o ricorso. 

Nel darne la notizia, la Gazzetta di Seborga attende ora di ricevere reazioni e comunicati ufficiali da parte delle autorità in carica e dal Principe stesso, Marcello I.


22 luglio 2014

COMMENTI: "Come potrebbe un popolo sfiduciare il proprio Principe, eletto democraticamente?"



Parlo a nome e per conto di un numeroso gruppo di seborghini che in seguito alla pubblicazione sul quotidiano Riviera 24 dell’articolo del 11/07/2014, sono rimasti perplessi nonché infastiditi dalle parole screditanti usate per descrivere l’impegno e l’operato  svolto dal nostro Principe.


Si contesta nello specifico i seguenti punti:


1) Il parallelismo riguardante Marcello I- Nina Dobler e Carlo-Diana risulta essere inopportuno nonché inspiegabile, visto che l’unione di quest’ultimi, come  ben tutti sanno, non è stato il frutto di un amore solido e corrisposto. 
Il rapporto dei primi, invece, risulta essere nel caso di specie un Amore nato sui banchi di scuola e tutt’ora ben saldo.

2) Inoltre non è vero che il popolo seborghino avrebbe sfiduciato il Principe Marcello I a favore della Principessa: il Ministro degli Esteri, ovvero Nina Dobler, è una persona tanto amata e tanto rispettata alla stessa stregua di suo marito, S.A.S Marcello I, entrambi si occupano del sociale e soprattutto entrambi, assieme all’ausilio degli altri enti del Principato dedicano le loro energie per combattere la difficile battaglia che vede come protagonista Seborga e la sua indipendenza.


Come potrebbe un popolo sfiduciare il proprio Principe, peraltro eletto democraticamente, dopo tutto quello che sta facendo per noi?

Come ben noto a tutti la strada per l’indipendenza non è breve anzi è lunghissima nonché piena di ostacoli e di tempi di attesa (tutti sanno i tempi giuridici e burocratici), per questo non si può attribuire la responsabilità di tutta questa attesa al nostro Principe.

E’ inoltre da ricordare ai lettori e per coloro che hanno la lingua solo per gettare fango sul Principato che quando si parla di Principato non si parla solamente di Principe e del Ministro degli Esteri in quanto il Principato è costituito da un complesso insieme di enti che collaborano tra di loro, tra cui rientra l’intero popolo. Pertanto parlare male del Principato significa parlare di un’intera comunità che lotta per i propri diritti e per la propria storia.


Inoltre, in conclusione,  si contesta altresì l’affermazione tratta da Riviera 24, che si riporta testualmente qui di seguito “sarà il suo ruolo di imprenditore che lo tiene lontano da Seborga per parecchio tempo o per la sua timidezza nel rapportarsi con i suoi “sudditi”, ma Marcello è da sempre considerato troppo distante”.


Innanzitutto vorrei precisare che il nostro Principe proprio per essere più vicino al popolo seborghino e alle sue esigenze ha deciso di acquistare proprio nel cuore di Seborga la sua abitazione.Marcello I è possibile vederlo quotidianamente per le strade e  le viuzze del borgo, spesso e volentieri è in compagnia dei seborghini pertanto la sua figura è fortemente presente nella nostra quotidianità.
Si può considerare “distante” solo per coloro che intenzionalmente non vogliono avvicinarsi, dialogare nonché rapportarsi con lui….ma detto francamente sono pochissime le persone, anzi direi che si possono contare sul palmo della mano.



Concludo ringraziando anticipatamente tutti i sostenitori del Principato e colgo l’occasione per invitare tutti coloro che continuano a infangarlo a smetterla di muovere critiche inopportune nonché prive di fondamento sulla nostra realtà e sui nostri rappresentanti solo per il piacere di denigrare gratuitamente.


Le critiche come già ribadito dal nostro Ministro degli Esteri sono accettate solo se costruttive e non denigranti.
Danilo de Paola  22/7/14

17 luglio 2014

10 AGOSTO: ESORDIO DELLA NAZIONALE DI CALCIO DEL PRINCIPATO DI SEBORGA

E' ufficialmente nata la nazionale calcistica del Principato di Seborga. 
L'operazione è stata resa nota nei giorni scorsi dopo un primo contatto tra il Console di Seborga in Francia, Marcel Mentil, ed i signori Jean Luc Kit e Florent Costa, responsabili dell'organizzazione internazionale N.F.- Board che raggruppa selezioni nazionali non facenti parte della FIFA.

L'accordo, pienamente supportato dal CONS-P (Comitato Olimpico Nazionale del Principato di Seborga) tramite il suo Presidente Marcello Paris, è stato poi firmato dal Principe S.A.S. Marcello I e dai suoi Ministri: Giuseppe Bernardi (Ministro per lo Sport) e Nina Dobler (Ministro degli Esteri). 
L'organizzazione 'N.F. - Board' era già nota nella Liguria di Ponente per aver riconosciuto, sempre quest'anno, la selezione del 'Labaj-Riviera dei Fiori', la 'Nazionale' della nostra Provincia, la quale cederà per il futuro due suoi collaboratori, Matteo Bianchini e Claudio Gazzano, proprio alla neonata 'Federazione Calcistica di Seborga' nell'ottica di una fruttuosa cooperazione. 
E l'esordio sul campo non si farà attendere: già per il 10 agosto, alle 19 è prevista infatti la gara amichevole tra Seborga e la Nazionale di Sealand che si giocherà allo Stadio Comunale di Ospedaletti. Alla gara si prevede la presenza del Principe Marcello I e della sua consorte.
Per l'occasione la Federazione del Principato ha proposto di convocare 'in blocco' l'intera rosa dell'ASD Ospedaletti, iniziativa accolta con grande entusiasmo dal Presidente degli Orange Roberto Rodo e da tutto il suo staff che si sono subito mobilitati nell'organizzazione dell'evento.

16 luglio 2014

IL POMODORO NERO DI SEBORGA NEL MENÙ REALE DI BUCKINGHAM PALACE



Ecco dove sono finiti alcuni dei pomodori neri di Seborga, raccolti e consegnati... a Buckingham Palace alla Regina d'Inghilterra e a uno dei cuochi più famosi al mondo: Jamie Olivier, collaboratore di Slow food. Alla fine Seborga è riuscita senza risultati eclatanti – ma con il lavoro della terra - ad entrare nella casa della famiglia reale... un po come facevano i monaci del Principato di Seborga di un tempo...
"Una grande soddisfazione - ha dichiarato Emanuela Rebaudengo dell'azienda agricola Monaci Templari che ha riscoperto la coltivazione del pomodoro nero destinata alla vendita - sia perche` e` un pomodoro che ha da poco ottenuto il riconoscimento dell'Arca del gusto di Slow Food, sia perche` siamo riusciti a esportarlo nei migliori ristoranti, oltre che sulle tavole dei reali inglesi".
Oltre che a Buckingham Palace, il pomodoro nero di Seborga si puo` gustare nel ristorante di Jamie Oliver, al River Cafe', al Ledbury Hotel, l'Anima e alcuni altri ristoranti di lusso londinesi.
A coltivare il pomodo nero, insieme ad ortaggi tutti bio, c'e` anche Flavio Gorni, marito di Emanuela Rebaudengo e vicesindaco di Seborga. 
Spiega: "Abbiamo 3 mila piantine. Una produzione limitata, almeno per il momento. ma speriamo di proseguire". Lo storico Bartolomeo Durante ha scoperto documenti risalenti all'inizio del 900 che raccontano della produzione di questo ortaggio proprio a Seborga. E che confermano una volta di piu` che il pomodoro seborghino nulla ha a che fare con un ibrido, sempre nero, realizzato da un laboratorio di Pisa. 
Si tratta di un frutto delicato, che risente delle variazioni climatiche e soprattutto degli attacchi di afidi e infestanti: forse per questo, negli anni si abbandono` la sua coltivazione, sopravvissuta solo in alcuni orti privati. 
Emanuela Rebaudengo, che ha scommesso per prima con la sua azienda sul pomodoro nero, sottolinea l'importanza di queste coltivazioni antiche, che tutelano la biodiversita` e che riportano sulle tavole (per ora dei reali, presto anche degli italiani visto che, con l'incremento della produzione, il pomodoro potra` essere venduto anche in zona) prodotti di una volta. 
No ogm, non modificati dall'uomo, ma che ricordanola fantasia creatrice di madre natura e che sono, indiscutibilmente, una gioia per gli occhi e per il palato. (nella foro: l'articolo apparso su un quotidiano nazionale italiano)

14 luglio 2014

CICLISMO: TIMO VINCE LA 'SEBORGA', COMPETIZIONE CICLO TURISTICA CON FINALE LIBERO



Un impeccabile Andrea Timo della società Peluffo di Savona, ha dominato la gara di Seborga, la competizione ciclo turistica con finale libero che si è tenuta domenica e che ha visto la partenza al ritrovo di Bordighera con la partecipazione di 45 concorrenti.
Alle 8.45 la partenza per Dolceacqua, Isolabona, con inversione nei pressi di Pìgna al 16° km, per un veloce rientro a Bordighera prima di affrontare le prime rampe di via degli Inglesi, Sasso e da qui la parte "libera", che i concorrenti hanno preso di punta.
Neppure il tempo di respirare che un fantastico trio si stacca dal gruppo principale: Iride, Dell' Oriente e Timo, affrontano con grande velocità la salita verso Seborga.
Al Km 4 della salita allungo perentorio di Timo, che si avvantaggia di poche decine di metri sul rivale Dell' Oriente, che non demorde. Dietro, Iride viene raggiunto dal francese Carvalho, da Bordone (Alba) e da Bonavia (Rusty Bike) che tengono a breve distanza Calderone (CSciistica Bordighera), Termine (HCT39) ed un pimpante Arrigo (Giant) seguito da Panizzi (Superba CN).
L'arrivo è un trionfo di Timo, che si conferma in gran forma, tiene a 50 metri Dell'Oriente ed a 150 Bonavia. Un plauso agli organizzatori, alla Proloco di Seborga, alla municipalità ed ai Vigili delle cittadine attraversate, che hanno supportato la corsa con diligenza encomiabile.
La premiazione, seguita al rinfresco ha dato un tocco di particolarità con la presenza del Cav. Giorgio Barale, della figlia Giorgia e del Presidente della ASD Franz Verrando, che hanno premiato tutti i concorrenti con coppe e premi in natura.
Le varie Categorie sono state appannaggio di Timo (veterani), Bonavia (Senior), Carvalho (Junior), Rella (Supergent A), Coiro (2° Serie A), Joiris (Gentleman), Davigo (2° Serie B), Dufour (SupergentB), la bravissima Cecchetto tra le Donne.
Domenica prossima altra gara con il Circuito di Coldirodi. Il ritrovo è fissato nella frazione sanremese per le ore 8.00. La Prima partenza, per problemi di circolazione stradale, alle 9,5 circa.
La gara fa parte del circuito "Bravo ACSI 2014" che vedrà a fine stagione la premiazione dei migliori di Fascia.

13 luglio 2014

COMMENTI: "Nessun Caso nel Principato di Seborga. Marcello I non si tocca"

Un giornale ligure ha citato il Principato di Seborga in una maniera alquanto superficiale e sicuramente inopportuna, paragonando il rapporto tra Marcello Menegatto e sua moglie Nina a quello tra Carlo e Diana d' Inghilterra.
Addirittura, sempre secondo questo giornale, il popolo Seborghino avrebbe sfiduciato il Principe Marcello I a favore della principessa Nina.
A me sembra che ci sia un tentativo di creare una frattura all'interno della coppia Menegatto da chi forse avrebbe voluto dei favori da Marcello I ed invece non li ha ottenuti. Dire poi che Marcello I non parla con il popolo è un'assurdità ridicola.
Io ho frequentato Seborga e di certo non sono tra quelli che è andato sempre d'accordo con Marcello I, ma ho sempre notato che alla mensa del Principe sedevano spesso ospiti, molti Seborghini, il dialogo tra il Principe e il popolo è sempre stato ottimo, anzi, spesso è stato anche troppo disponibile.
Giorgio Carbone sicuramente è stato un grande, ma ai suoi tempi era tutto più facile... Bisogna dargli atto che ha fatto conoscere Seborga nel mondo con l'idea dell'indipendenza attirando nel piccolo paesino turisti curiosi beneficiando l'economia, ma poi...?
Seborga è abitato da gente onesta che paga le tasse allo stato italiano, l'idea dell'indipendenza è molto affascinante, ma per promuovere il principato ed aumentare il turismo è disposta ad autotassarsi? 
La principessa Nina è amatissima nel Principato, essendo lei una persona corretta e disponibile con grande voglia di fare, ma non credo gli faccia piacere il paragone con Carlo e Diana in quanto loro erano una coppia divisa e piena di rancori, Marcello e Nina Menegatto invece - da quello che mi risulta - sono una coppia unita e ben salda, anche se ogni tanto qualcuno cerca di dividerli.
Se poi la sfiducia arriva da un gruppetto di tre o quattro persone manovrate da lontano siamo nel ridicolo, per la maggioranza dei Seborghini "Marcello I non si tocca".
Alvaro Alimenti 13.7.14

12 luglio 2014

LA PRICIPESSA NINA SMENTISCE CATEGORICAMENTE QUANTO PUBBLICATO DAI GIORNALI ITALIANI SU UNA PRESUNTA SFIDUCIA AL PRINCIPE MARCELLO I



Alcuni giornali hanno battuto in quese ultime ore una notizia secondo la quale "la popolazione" del Principato avrebbe "...sfiduciato il suo Principe Marcello I perche` considerato troppo assente... promuovendo invece la moglie Nina...".
La notizia ha fatto scalpore e la moglie del Principe, Nina Menegatto, ha voluto rispondere a queste dicerie con una secca smentita. Ecco il testo della nota firmata dalla Principessa Nina Menegatto:

"Sentitami chiamata in causa, intendo smentire le voci e le agenzie di stampa battute nelle scorse ore che vedrebbero mio marito Marcello sfiduciato dai Seborghini.


Avendo il Principato di Seborga connotazioni prettamente democratiche, le critiche fatte nei confronti di mio marito sono ben accette se costruttive e non denigranti.

Comunque io continuerò ad essere sempre più operativa e presente qualora le necessità e le esigenze del Principato lo richiederanno.

È naturale che la vita professionale del Principe Marcello comporti alcuni periodi di assenza da Seborga, ed è mio preciso compito rappresentarlo.
Per quanto mi riguarda, pertanto, se qualcuno va contro mio marito va anche contro di me!

In un periodo già delicato per il Principato di Seborga, in cui emergono peraltro personaggi di dubbia attendibilità, che si spacciano per quello che non sono (come recentemente sottolineato anche dal Capo del Consiglio dei Priori, rappresentante di tutto il popolo, Remo Ferrari), chiedo ai Seborghini di rispettare il Principe Marcello I ed i suoi impegni, di unirsi a lui e al Consiglio della Corona da lui nominato per il bene del Principato, che, assicuro, rimane per lui prioritario". 
Nina Menegatto, 12.7.14