15 agosto 2010

Opinioni a confronto

Principato Sovrano di Seborga: sarà ancora una democrazia?
di Laura Di Bisceglie (16.8.2010)

Per l’ennesima volta non è stata rispettata la Costituzione del Principato di Seborga emanata da S.A.S. Giorgio I, finita di stampare Venerdì 13 Ottobre 200 luna piena 693 e approvata alla quasi unanimità dal Popolo Sovrano, sulla quale S.A.S. Marcello I ha giurato fedeltà e tutte le famiglie di Seborga ne hanno una copia.
In questo caso si tratta delle elezioni dei 5 Ministri, che andranno ad affiancare i 4 già nominati da S.A.S. Marcello I.
Secondo l’art. 6 degli Statuti Generali Tutti i cittadini di Seborga, che abbiano compiuto il 18mo anno di età, hanno diritto di eleggere e di essere eletti alle cariche del Principato.

Secondo l’art. 8 degli Stauti Generali Il Consiglio della Corona è costituito da Cittadini, anche stranieri, che abbiano giurato fedeltà al Principato, nei limiti dei loro vincoli allo Stato straniero di appartenenza. E’ sempre presieduto dal Principe, che lo convoca, ed è costituito da nove membri, cinque dei quali eletti dal Popolo e quattro nominati dal Principe. Propone per l’approvazione degli Statuti Generali, le Leggi, i Regolamenti, le Convenzioni Internazionali.

Secondo l’art. 9 Il Parlamento Generale è costituito da tutti i cittadini di Seborga, riuniti di seduta plenaria, convocati dal Principe secondo le norme del Regolamento. Il Parlamento Generale approva gli Statuti Generali e le Convenzioni Internazionali: elegge il Principe ed i cinque Consiglieri della Corona.

Norme relative all’art. 9 degli Statuti Generali

Art. 42: Il Parlamento Generale è costituito da tutti i cittadini di Seborga, che abbiano o no la nazionalità del Principato, fisicamente riuniti in seduta plenaria.

Art. 43: Il Parlamento Generale viene convocato per pubblici proclami, per deliberare sugli argomenti che sono posti all’Ordine del giorno.

Art. 44: L’Assemblea è valida con la presenza di un numero di cittadini superiori alla metà degli aventi diritto, e delibera unicamente a maggioranza assoluta.

Art. 51: Per l’elezione del Principe e dei Consiglieri della Corona e per l’approvazione del programma dell’attività amministrativa da attuare si segue la procedura ed è richiesta la maggioranza prescritta per l’approvazione degli Statuti Generali.

Come pubblicato sulla Gazzetta di Seborga solo 99 cittadini si sono recati alle urne per eleggere i 5 Ministri: nonostante non siano stati rispettati i criteri di votazione previsti dalla legge del Sovrano Principato di Seborga, non è stato per l’ennesima volta raggiunto il quorum stabilito dagli Statuti Generali. Quindi è nulla anche questa votazione.

Dei 5 Ministri che secondo l’attuale Governo sono stati eletti: 1 è sposato con un Priore e 1 è addirittura la moglie del Principe Marcello I.

Nel nostro caso, e nella legge internazionale alla quale il Principato ha aderito, queste votazioni sono considerate illegali, anti-democratiche poiché sussiste ed è lampante il conflitto di interesse.

Seborga che è sempre stata da millenni una Sovranità Democratica, essendo i cittadini sovrani, sta per diventare in un battibaleno Principato di autoritarismo o peggio totalitario!!!

S.A.S. Giorgio I mai avrebbe permesso questo, e non credo che sia piacevole per i seborghini, poiché con il grande lavoro svolto per far conoscere seriamente il Sovrano Principato in tutto il mondo con i suoi diritti, adesso lo stesso verrebbe sicuramente deriso da tutti!
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Non continuate a punzecchiarvi inutilmente.

di Luca Pagani (16.8.2010)

Gentile Sig.ra Laura Di Bisceglie,
sono un ragazzo appassionato di Seborga ormai da più di un anno e mezzo, tanto da seguirne le vicende quotidianamente sia su questa Gazzetta sia su altri quotidiani online.
In relazione a ciò, vorrei, se mi è permesso, farLe qualche piccola osservazione circa il lungo articolo che ha scritto qui sulla Gazzetta e anche su quest'altro articolo (http://www.sanremonews.it/2010/08/13/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/seborga-elezioni-dei-ministri-lintervento-di-una-nostra-lettrice.html) comparso in data 13/08/10 sul sito Sanremonews.

In primo luogo Ella lamenta il fatto che, in base all'articolo 6 degli Statuti Generali, ogni cittadino del Principato di Seborga (maggiorenne, s'intende) avrebbe potuto essere eletto senza necessità di candidatura.
Anzitutto io credo che questo diritto sia stato rispettato, dal momento che l'ultimo nomimativo presente sulla scheda elettorale era vuoto, con la possibilità di scrivere a penna il nome di una persona non candidata; secondariamente Le chiedo: perché su 99 votanti nessuno ha optato per questa opzione, ma tutti si sono espressi votando un candidato già presente nella lista? Evidentemente si tratta di un "privilegio" che ai Seborghini non interessa.

Veniamo al secondo punto: nei due articoli che ho proposto per questa discussione, questo della Gazzetta e quello su Sanremorews, Lei assume un atteggiamento assai differente, anzi quasi opposto, circa la questione del quorum: prima (su Sanremonews) afferma che il quorum serve solo per l'approvazione degli Statuti Generali (falso: si veda a tal proposito l'articolo 51), poi (sulla Gazzetta) addirittura afferma che, vista la presenza del quorum, anche questa seconda tornata di elezioni sarebbe nulla? Ma non sa che, in un normale sistema politico, il quorum viene utilizzato solo nella prima votazione e che, se non venisse superato, esso, nella seconda votazione che segue, viene rimosso?

Terzo: perché lamentarsi della presenza nell'esecutivo di persone vicine a S.A.S. il Principe? Non si può trattare di nepotismo perché i Seborghini hanno democraticamemte dato il massimo dei voti a S.A.S. la Principessa! L'hanno scelta loro, secondo il loro istinto e secondo la loro convenienza, a meno che i Seborghini di colpo non siano stati più in grado di intendere e di volere al momento della votazione...

Insomma, la mia opinione di persona ben informata su Seborga, ma comunque (ancora) esterna ai fatti, è che vi state creando problemi francamente inutili; Seborga come fulcro di un potere assolutistico totalitario mi sembra poi uno scenario irrealizzabile e anche decisamente azzardato: lasciamo che i cittadini dicano la loro opinione, senza essere troppo puntigliosi con norme (vedi questione candidature, quorum e divieto del nepotismo) che ai Seborghini sembrano non interessare. Non continuate a punzecchiarvi inutilmente e anzi rimboccatevi tutti le maniche per fare il bene, e non il male, del gramde Principato di Seborga.
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Piccole osservazioni.
di Alessandro M. Segnino Bocchia di San Lorenzo (17.8.10)

Signor Pagani,
mi pare di capire che il Diritto in quanto tale, non venga da Lei preso in considerazione nemmeno per un istante.

Cosa significa in uno Stato democratico superare il quorum ? Significa che dal momento che tale limite è stato imposto da norme scritte, deve per forza di cose essere rispettato; è come quando non si raggiunge il quorum in un referendum : non è valido ! Addirittura i quorum devono essere rispettati in una riunione condominiale ...... Quando mai in un sistema democratico questo viene disatteso ? forse nelle riunioni delle bocciofile ...... allora le do ragione.

Una questione di forma è importante, a volte, più della sostanza, poichè è la forma la fonte del diritto, si ricordi che fior di delinquenti escono dalle patrie galere per una questione di forma, spesso le sanzioni amministrative non vengono pagate per una questione di forma e ..... parecchie leggi non hanno trovato parere favorevole al Consiglio di Stato .... per una questione di forma.

E' cosi difficile mettere insieme 200 persone ? La Pro Loco organizzi una cena gratis, e di elettori, vedrà, ne arriveranno anche il doppio; Un principe deve essere anche un mecenate.....

L'Italia è da tutti riconosciuta come la Patria del Diritto. Mi auguro che Ella non voglia far passare Seborga come la Mamma del... Rovescio!!!
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I Diplomatici sono al servizio della Causa Seborghina e non partecipano a liti che non li concernono.
di Jean-Philippe Arnotte (18.8.10)

La dignità e l'onore del Corpo Diplomatico e Consolare consistono in due cose:
a) essere leali e fedeli al Principe eletto democraticamente, ai Suoi collaboratori eletti democraticamente o nominati in conformità con la Costituzione (= Statuti Generali e Regolamento) e alle Loro decisioni.
In buona democrazia, una volta l'elezione fatta, ognuno deve schierarsi - sinceramente e totalmente - a favore della persona eletta. Questo non è contradittorio con la lealtà passata alla persona precedentemente eletta.
Perciò La invito a sostenere lealmente SAS Marcello, che è buono, sensibile, di buona volontà e che merita una "chance".

b) lavorare del suo meglio per la Causa del Principato. La Causa Seborghina, come il mondo intero, progredisce con l'elite, cioè la gente di buona volontà che lavora... non si può aspettare gli altri! I diplomatici sono al servizio della Causa Seborghina e non partecipanno a liti che non li concernono.

Se queste risposte non corrispondono alla Sua attesa, La prego di riformulare più precisamente le Sue domande.

Ben augurando,
Bne Jean-Philippe Arnotte

Pubblichiamo qui di seguito la domanda che la Signora Laura Di Bisceglie ha formulato al Barone Arnotte:

Buona sera Arnotte,
sicuramente sarà a conoscienza dello stato attuale riguardante Seborga. Quale cittadina sovrana, mi permetto di porLe una domanda, Mi dica Lei: come possono i nostri Consoli ed i nostri Ambasciatori portare, con dignità ed onore, il nome del Principato di Seborga nel mondo, così com'è adesso?

Nell'attesa di una Sua gradita risposta, porgo i miei più cordiali ed amichevoli saluti.
Laura Di Bisceglie

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I Diplomatici non sono dei partigiani

di Alessandro M. Segnini Bocchia di San Lorenzo (19.8.10)

B.ne Arnotte,

Lei fa una tremenda confusione quando dice che

"La dignità e l'onore del Corpo Diplomatico e Consolare consistono in due cose:
a) essere leali e fedeli al Principe eletto democraticamente, ai Suoi collaboratori eletti democraticamente o nominati in conformità con la Costituzione (= Statuti Generali e Regolamento) e alle Loro decisioni. In buona democrazia, una volta l'elezione fatta, ognuno deve schierarsi - sinceramente e totalmente - a favore della persona eletta.",

poichè non è così, i diplomatici non sono dei partigiani, cioè di parte, ma sono al servizio del Paese che rappresentano indipendentemente da chi è il Capo dello Stato in quel momento, non prestano giuramento al Capo dello Stato o del Governo, ma alla Nazione, durante il nazismo si prestava giuramento ad Hitler, ma mi creda i tempi sono cambiati; non crede?

Cordialmente,
Alessandro M. Segnini Bocchia di San Lorenzo

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RISPOSTA AL SIGNOR ARNOTTE

di Laura Di Bisceglie (19.8.10)

Gentile Signor Arnotte, mi stupisco di quanto Lei sia una persona caleidoscopica.
Non capisco come Lei, in qualità di rappresentante del Corpo Diplomatico passi con tanta faciloneria a rappresentante delle questioni Interne, che a quanto letto non conosce. Innanzitutto, legga bene quanto da me pubblicato. Lei scrive quanto riportato:

a) essere leali e fedeli al Principe eletto democraticamente, ai Suoi collaboratori eletti democraticamente o nominati in conformità con la Costituzione (= Statuti Generali e Regolamento) e alle Loro decisioni.

Le faccio notare, che i 5 Ministri non sono stati eletti democraticamente in quanto non sono stati rispettati né gli Statuti Generali né i Regolamenti del Sovrano Principato di Seborga né le Leggi internazionali alle quali, ripeto per l’ennesima volta, il Principato ha aderito, se Lei ancora se le ricorda!

Nessuno mette in discussione le qualità di S.A.S. Marcello I, bensì quelle di non far rispettare la Costituzione del Principato Sovrano di Seborga attualmente vigenti, su cui ha giurato fedeltà. Questo non significa che qualcuno non Le dia una chance.

La mia domanda purtroppo non è stata esaudita. Comunque dato che Lei è a Seborga, ha tutto il tempo per chiarirsi meglio. E, mi ripeto, Le chiedo la cortesia di leggere attentamente quanto da me pubblicato.
Laura Di Bisceglie