04 novembre 2005

RESOCONTO DEL VIAGGIO DI SOLIDARIETA` IN MOLDOVA, VISTO DA UN AUTISTA DI PULMINO

Riportiamo qui il testo integrale di un articolo scritto da Elisanna Capocaccia Lippi, presidente dell'Associazione Seborga nel Mondo, e pubblicato di recente nel periodico dell'Associazione:
Il 25 agosto 2005 da un piccolo e ridente paesino del ponente ligure, un gruppo di volontari della Protezione Civile riuniti sotto il nome di SEBORGA NEL MONDO (una associazione “no profit”) iniziano il viaggio umanitario con destinazione Chisinau. Questo gruppo è formato da persone del ponente ligure, dal Piemonte, dalla Valle D’Aosta, da Roma e - la sottosctitta - dalla Lombardia. Alle 23 la colonna si mette in marcia dalla piazza principale del Principato di Seborga rigurgitante di persone venute a salutarci. Oltre a loro sono presenti le autorità e il Vescovo di Ventimiglia che impartisce la benedizione al gruppo.
E via per l'autostrada illuminata dai fari dei mezzi che formano la colonna... Si prosegue senza interruzione via Tortona-Brescia-Verona, poi tappa veloce cambio autisti e via per Udine-Tarvisio-Austria... Altre soste, altro cambio autisti; colazioni fatte con caffè portato da casa e moka appoggiata su un fornelletto da campeggio, poi pranzi a base di “pane e struscio” ossia pomodoro, sale, olio, tutto rigorosamente portato da casa. E via sulla lunga strada che ci separa da Chisinau, dobbiamo ancora attraversare Austria, Ungheria, Romania!!
Siamo tutti carichi di entusiasmo, cicaliamo come comari, ci scambiamo idee, parliamo della missione, ci raccontiamo la nostra vita, episodi belli e brutti, speranze… Insomma impariamo a conoscerci e piano piano dentro di noi si costruisce una piattaforma che sarà la base solida e duratura di una bella e profonda amicizia di gruppo che mi auguro duri per sempre!
E i paesaggi scorrono davanti a noi, dalle dolci verdi e rigogliose pendenze dell'Austria si passa alla ben tenuta e coltivata Ungheria e tutto procede liscio. In fine, eccoci alla frontiera con la Romania! In frontiera dei primi segnali negativi!! Tappa forzata, lunghissima, estenuante. Cerchiamo di occupare quel tempo per mangiare e farci il caffè ma parliamo poco. Sono gli occhi che parlano per noi, scrutando i movimenti di chi - in dogana - ci rappresenta.
Abbiamo tutto in regola: permessi, autorizzazioni, dichiarazioni da CR, UNICEF, ma... Poi finalmente si riparte. Abbiamo un macigno nell'animo per quanto successo; siamo timorosi e al tempo stesso speranzosi, ma questa tappa forzata non ci convince molto!!
E via, ancora in colonna cantando per darci ancora piu` forza fra canzoni degli alpini, romane, della mala milanese, fra soste per cambio autisti si attraversa la Romania in parte coltivata e in parte no con palazzi mescolati a case fatte con impasto di paglia e fango.
E tra barzellette e cori si arriva alla frontiera di uscita dalla Romania!! E qui il camion carico di aiuti umanitari, vestiti per uomo, donna, bambini e letti, viene bloccato! Ore e ore di trattative, di telefonate concitate, di suppliche, di sventolio di documenti, di giri da uno sportello all'altro! Nulla! Quel mezzo che contiene solo aiuti da molti donati col cuore, dalla popolazione tutta di Seborga sistemata nei cartoni (tutti presenti dal sindaco ad un invalido in carrozzina…) e da noi volontari caricata E`FERMO!!!! Non si sblocca!!! E inesorabile scende la sera!!!!
Allora si decide: si prosegue tutti con i pulmini e il camion. Si risalirà domani per vedere di sbloccarlo. Sulla nostra colonna, resa monca dalla ottusità e dalla burocratica corruzione dei funzionari, si stende un velo di tristezza, di amarezza e di sconsolata impotenza. E con l'animo affranto ci apprestiamo all'ingresso in Moldavia. E qui… burocrazia, burocrazia, e ancora burocrazia!
Non ci vengono incontro nemmeno nel compilare i moduli di visto che ognuno si paga di tasca sua!! Forse - ma non tanto forse - diamo fastidio!! Comunque, dopo un paio d'ore passiamo la frontiera! Si inizia a percorrere l'ultimo pezzo di strada che ci divide da Chisinao: una strada dimessa, piena di buche e di cadaveri di cani schiacciati dalle auto! Si, cani che a frotte vivono nelle campagne e nelle città della Moldavia abbandonati e vagabondi: terreno fertile per l'espandersi di malattie!!
Finalmente le luci di Chjsinau, una sosta in una trattoria per un boccone e via verso l'istituto che ci ospiterà per tutta la missione. Una doccia FREDDA perché per 6 giorni non vedremo acqua calda e poi ognuno apre il suo sacco a pelo e ci si appresta a passare la notte!!
Prima di dormire qualche chiacchera sottotono!! Nessuno ha il coraggio di dirlo ma abbiamo paura per il domani, per il nostro mezzo rimasto lassu' in frontiera. Ce lo daranno? Ci porteranno via roba? Vorranno soldi?...
E arriva il mattino: 4 persone col pulmino si apprestano a tornare in frontiera. Il resto del gruppo resta per prepararsi, chi ad effettuare corsi, chi a cercare grossisti per gli acquisti che serviranno. Poi sorge il problema della registrazione!! Fra bugie, minacce velate, sotterfugi messi in atto tra chi dovrebbe farci da interprete e istituzioni, si cerca di alleggerirci di merci e di quattrini!!!! Ma cominciamo anche ad alzare un po' la testa e a dire “no” o “dopo” e cosi` si guadagna tempo. Saremo in un paese stracorrotto ma mica siamo tonti!!!
Morale: alla fine il camion arriva (abbiamo pagato 910 euro ma ora vedremo di fare ricorso per farceli rendere), dovremo lasciare 10 ql di merce piu' 300 euro per averci concesso acqua fredda per la doccia e la possibilità di dormire nel nostro sacco a pelo al riparo dalle intemperie ma niente di piu'. Volevano ancora soldi e merce ma li porteremo nel prossimo viaggio… Chi va per ingannar resta ingannato…!
Se chi legge pensa che in fondo ce la siamo cavata con poco, sappia che per andare a fare un sopraluogo in un orfanotrofio che ci hanno segnalato con grossi problemi in frontiera con la Transnistria (regione moldava dichiaratasi indipendente nel 1990 ma da nessun stato riconosciuta) ci hanno RUBATO 200 euro minacciandoci che se non pagavamo ci avrebbero messo in carcere per due anni per trasporto di apparecchiature sospette!!!!
Per tenere in collegamento la colonna ai semafori o incroci ci eravamo dotati di radioline ricetrasmittenti portata massima 5 km. Roba che si usa da camera a camera fra bambini!! E dopo pagato sorrisi, resa radiolina e visto che eravamo tentati di tornare indietro ci hanno consigliato di proseguire tranquillamente... nessun problema.
Comunque, nonostante tutti questi episodi negativi, tutto il resto bene. La popolazione che vive una dignitosa povertà ha bisogno di tutto e di piu'. Basta far un giro al mercato per rendersi conto che si vende la miseria!! Si vende una delle due uova o 1 litro del litro e mezzo di latte che si ha per poter comprare le calze al figlio o comprare una pagnotta! La terra stessa nera, spoglia, incoltivata, urla la sua disperazione! Non mezzi agricoli anche i piu' semplici, per tagliare erba si usa il falcetto, ogni mattina ogni donna porta la mucca della famiglia a brucare erba in un prato magari distante 3 o 4 km… tutte in fila… tutte in quel posto!
Anche in città come ho gia detto vagano gruppi di cani randagi alla ricerca della briciola che non potrà mai cadere da chi non ha pane da mangiare! Orfani (fortunati quelli vivi che vivono in istituti) anche se hanno i bagni a 300 mt dall'istituto siti in pieno prato e fatiscenti! Nel nostro sito sono documentati!
Noi comunque, nonostante tutto, abbiamo svolto per intero i programmi che ci eravamo prefissati, abbiamo anche recuperato il tempo che ci hanno rubato! Tutto è stato distribuito, inoltre sul posto sono stati acquistati e distribuiti asciugamani, mutandine, calze, scarpe, disinfettanti, detersivi, riso, pasta, farina, scatolette di tonno e di carne.
Misera cosa in tanta indigenza ma i sorrisi, le poesie recitate per noi, gli occhi colmi di ringraziamenti ci hanno fatto sentire “grandi”! E questo grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato. Voi siete gli artefici di questo bel gesto che noi abbiamo solo eseguito!
Ma non crediate che la missione non ci abbia lasciato tempo libero! Alla sera - dopo che si era rientrati dalle varie missioni a gruppi - si usciva (prima una bella doccia fredda) per immergerci nella colorata moltitudine della città. Si cercava sempre un posto nuovo dove poter conoscere abitudini e folclore locale, si viaggiava in 4 su dei taxi che sembravano sempre pronti a sputare l'ultima valvolina al semaforo successivo, con 25 lei (meno di 2 euro) ci portavano al centro città in un traffico caotico fianco a fianco con pulmini talmente stracarichi da chiedersi se riuscivano i passeggeri a tirare un respiro!
E quindi cene semplici in locali tipici, nessuno di noi poteva permettersi spese eccessive ma con 5 o 7 euro massimo a testa potevamo scialare e divertirci! E una sera in un locale abbiamo assistito ad una festa di compleanno, saputo chi siamo ci hanno coinvolto nei loro balli ci hanno offerto vodka ci hanno fatto suonare una canzone italiana... insomma era come una festa di amici. E`stato bellissimo. Poi arriva il 4 sett sera… domattina ultimi corsi, ultimi ritiri di merce che avevamo comandato e consegna poi... via... lungo la strada che ci riporterà a casa.
Ma domani due di noi compieranno gli anni!!!!! Cena offerta a tutti!!! Serata indimenticabile la scrivente è una delle due festeggiate. E` sono la piu` vecchia ma questo è dovuto ad uno scherzo dell'anagrafe… non mi sento un anno di piu` del piu` giovane, anzi!!!!
Bei ricordi, belle serate, tutte documentate dal nostro fotografo famosissimo e dal fotoreporter internazionale che come volontari si sono uniti al nostro convoglio!!!! Spero che faranno album foto e cd col cui ricavato finanzieremo altri progetti!
Abbiamo in preventivo una ricostruzione di un orfanotrofio e la realizzazione dei bagni fatiscenti dell'altro orfanotrofio quindi abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti! Anche i 50 centesimi di un ragazzo che rinuncia alla sua merendina! Quei preziosi spiccioli andranno ad un suo sfortunato e sconosciuto fratello lontano che con il nasino appoggiato ad un sudicio rotto vetro sogna una carezza, una mano amica, un paio di calzini per ripararsi dal freddo! Noi tutti insieme possiamo far molto per questi e altri sfortunati!
E a tutti coloro che vanno nel ponente ligure dico: andate a visitare il PRINCIPATO DI SEBORGA conoscerete GIORGIO I, persona carismatica e altruista oltre ogni aspettativa spero che in futuro vedrete anche i cavalieri nelle loro sgargianti divise prenotate una cene o un pranzo in uno dei tre ristoranti (acquistate i luigini e francobolli) ma quando verrà estate partecipate ai festini che si tengono nella piazza del paese la pro-loco da a noi il 10% del ricavo cosi fate del bene divertendovi e mangiando tra un tango ed un valzer!
Ve ne ho preso del tempo vero? Ebbene concedetemene ancora un pochino perché devo ringraziare tutti i Seborghini dal 1° (Giorgio1°) all'ultimo… seborghino appunto che un gruppo di volontari ha portato da una missione e spero che i nostri, valenti reporter vi facciano vedere.
Grazie a tutti i volontari che hanno voluto farmi l'onore di eleggermi presidente e che mi hanno dato il soprannome onorifico di “mamma”; agli abitanti di Seborga che mi hanno accolta come una di loro; a Graziella che come una sorella mi ha messo a titolo gratuito a disposizione la casa di famiglia. Vi abbraccio tutti col cuore e per qualsiasi necessità saro' tra voi e mai con l'aiuto di Dio tradiro' la vostra fiducia. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato e ci aiuteranno; insieme potremo fare tanta strada.
Firmato: Elisanna Capocaccia Lippi
(Per maggiori informazioni, visita il sito del periodico dell'Associazione Seborga nel Mondo: http://seborga.blogspot.com)