Oggi, domenica 27
luglio, le telecamere della RAI tg3 hanno visitato il Principato di Seborga, per un
servizio televisivo che andrà in onda questa sera su Rai 3 dalle ore 19.30, in
coda al tg regionale.
"Oltre a chiederci della nostra bandiera
arancione" - ha spiegato il Sindaco Enrico Ilariuzzi - "i giornalisti e i
cameraman della Rai hanno visitato il museo degli antichi strumenti musicali,
che è piaciuto davvero molto, tanto che si sta ipotizzando di girare un
documentario su questa nostra realtà". L'esposizione permanente comprende
ben 135 strumenti musicali di varie epoche (dal 1744 al 1930), collezionati da
Giuliano Fogliarino in oltre cinquant'anni di ricerca appassionata. Realtà
davvero importante per Seborga, quella inerente il museo fa parte di un più
ampio progetto volto a rilanciare il nome del Comune e del Principato nel
mondo.
Seborga è riuscita anche ad ottenere la bandiera arancione, marchio di
qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole
località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e
un’accoglienza di qualità, sia per la buona ristorazione legata alle tradizioni gastronomiche
locali sia per la caratteristica atmosfera creata dal buono stato di
manutenzione degli attrattori storico-culturali.
Durante l’intervista, si è
parlato anche del futuro del Principato, soprattutto dopo la sentenza della
Corte dei Diritti Umani Europea.
Il nostro Ministro degli Esteri e Principessa,
Nina Döbler, ha dichiarato che Seborga non rinuncerà mai al suo sogno,
nonostante una dozzina di persone stiano remando contro, facendo una feroce
opposizione. "Eravamo al corrente che la causa era stata chiusa dal
gennaio 2013" - ha afermato Nina Döbler - "ma non volevamo divulgare questa
notizia per evitare proprio quello che invece sta succedendo ora: cioè che i
giornali scrivessero che Seborga è finita, che Seborga è parte dell'Italia".
Il nostro Ministro ha poi continuato: "Noi continueremo ad andare avanti per la
nostra strada. Il fatto che questa causa non sia stata accettata non significa
che un'altra causa, impostata in modo totalmente diverso, non lo sarà in
futuro. Seborga vive di questo. Il turismo è fondamentale per questa
località. E ci crediamo tutti, tranne un gruppo di persone che
fa opposizione e sta cercando di distruggere il nostro sogno".
"Seborga non
si arrenderà mai, perché prima l'Italia dovra` provarci
che i Savoia hanno comprato Seborga, ma noi sappiamo che non esiste nessun documento che possa
provarlo".
Intanto a
Seborga il Comune e il Principato convivono senza problemi: "Lavoriamo
nella stessa direzione, per il bene di Seborga", ha confermato il Sindaco
Enrico Ilariuzzi (nella foto con il Principe Marcello I e il Ministro degli Esteri).