Pubblichiamo qui di seguito una Lettera Aperta, firmata da Remo Ferrari, per conto del Consiglio dei Priori e della cittadinana del Principato, in risposta ad una "sfida" lanciata dal Segretario Generale dei Cavalieri Bianchi, Fra Riccardo Bonsi, al nostro Principe Marcello I e pubblicata di recente dalla testata Sanremo News:
Spett.le Sanremo News,
Abbiamo letto l’articolo da Voi pubblicato ieri 18 Agosto u.s. ed in particolare quello scritto da tal Sig. Bonsi, già cittadino del Principato di Seborga, espulso con decreto emesso da S.A.S. Marcello I e desideriamo ribadire alcuni concetti:
1) Il Bonsi, che non riconosce il Principato, il Principe ed il Popolo che ha eletto quest’ultimo “per grazia di Dio”e “per volontà sovrana dello stesso”, si permette di “sfidare” il Principe; ebbene, sappia il Bonsi che noi – si ribadisce Popolo Sovrano - non permettiamo al Principe di confrontarsi con persone estranee al nostro Principato, che si sono appropriate di un’ordine che non appartiene loro, dal momento che il compianto Giorgio I certamente non ha disposto in questi temini ed assolutamente, Lui per primo, avrebbe preso dei provvedimenti nei confronti del Bonsi e della sua “cricca”se solo avessero pensato di costituire un’associazione e di spostare la sede da Seborga.
2) Dunque, il Bonsi ha scelto l’Italia, non riconoscendo tutto ciò che il popolo, il Principe ed i suoi
“ bracci destri e sinistri” stanno facendo per portare avanti un giudizio dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, anzi cercando, con questi comportamenti e questa pubblicità negativa di intralciare questo percorso intrapreso, dimostrando di fregarsene altamente degli eventuali risvolti negativi.
3) Allora sorge spontanea una domanda: ma perché Bonsi e la sua “Cricca” non se ne tornano a casa loro dal momento che nel Principato non sono persone gradite? Continuino pure la loro vita al di fuori del Principato di Seborga e sappiano che se per questa volta il presente invito viene rivolto loro in termini urbani, se ci dovesse essere un’altra occasione, certamente non possiamo garantire che i cittadini del Principato di Seborga continueranno a comportarsi sempre allo stesso modo.
4) La nostra non è “terra di nessuno” ove chi si sveglia per primo detta leggi, fa e disfa a proprio piacimento, ma è un paese volto al raggiungimento di fini per il benessere comune.
Grato se vorrete pubblicare questo nostro sfogo, porgiamo i più distinti saluti.
Il Consiglio dei Priori del Principato di Seborga
In rappresentanza di tutto il Popolo Sovrano
Remo Ferrari