Riceviamo e pubblichiamo questo invito/appello da parte del Console Onorario di Seborga a Castellarano e sottoscritto dal Console Vicario Nico Parlanti e dal Segretario Andrea Razzoli. Un appello che, a nostro aviso, sottolinea un problema serio e una priorita` assoluta per il nuovo Principe e per i suoi ministri, una volta insediati a palazzo.
Al Popolo di Seborga,
Ai Candidati alla carica di Principe.
Il Principato di Seborga è stato assunto da molti come simbolo di libertà e di quegli ideali che la Cavalleria e la Fede hanno nei secoli ispirato in coloro che hanno saputo ascoltarli.
Da un po’ di tempo a questa parte (da prima dalla morte di Giorgio, soprattutto con i passi intrapresi in sede europea), Seborga è sotto gli occhi di tutti come non mai.
Il problema è che molti mezzi di comunicazione ne parlano come di una goliardata, come di una parata di carri carnevaleschi, senza capire che la causa per l’indipendenza, gli ideali cavallereschi e la fede che animano la causa seborghina sono reali, addirittura tangibili.
Il problema cari amici è che la mancanza di chiarezza, la mancanza di una linea chiara, la mancanza di un progetto pubblicamente condiviso, fanno apparire Seborga come un mercato, come coup de teatre in mezzo a tutto questo chiacchiericcio…
Quello che vorremmo chiedervi, in nome del bene che tutti vogliamo a Seborga, alla sua causa e ai suoi ideali, è di dare chiarezza e serietà a quanto si sta facendo: spieghiamo che abbiamo uno Statuto, spieghiamo quando e soprattutto come si svolgerà l’elezione del principe; soprattutto facciamo si che il nuovo principe abbia la credibilità internazionale necessaria a portare avanti la causa dell’indipendenza.
Se vogliamo che vi sia una speranza della sua realizzazione che sarebbe il giusto pegno alla memoria di Giorgio I, dobbiamo ricordarci che la credibilità del nuovo principe e la credibilità e professionalità dei passi che stiamo facendo e che faremo, avrà un grandissimo peso sul giudizio della corte europea.
Se questa interverrà e ci sosterrà lo farà se e solo se capirà di non appoggiare e legittimare uno stato da operetta.
Speriamo che capirete che questa non vuole essere una critica, ma un accorato appello di chi come voi vuole il bene di Seborga e, seppur struggendosi per non poter essere lì con voi ad operare, coglie questo poter osservare da lontano come punto di vista privilegiato per cogliere come la nostra patria viene vista dal di fuori.
Prof. Paolo Iotti, Console Onorario a Castellarano
Nico Parlanti, Console Vicario, Andrea Razzoli, Segretario
p.s. al futuro Principe, che sarà principe di tutti chiediamo di inserire la cultura come valore aggiunto della realtà - seborga.
A chiunque il Popolo Sovrano sceglierà chiediamo un impegno fattivo, costruttivo per offrire occasioni di formazione, di crescita culturale, umana e spirituale, nella convinzione che è la questa base che si può costruire un futuro florido e solito, al di là di sterili polemiche.
Al Popolo di Seborga,
Ai Candidati alla carica di Principe.
Il Principato di Seborga è stato assunto da molti come simbolo di libertà e di quegli ideali che la Cavalleria e la Fede hanno nei secoli ispirato in coloro che hanno saputo ascoltarli.
Da un po’ di tempo a questa parte (da prima dalla morte di Giorgio, soprattutto con i passi intrapresi in sede europea), Seborga è sotto gli occhi di tutti come non mai.
Il problema è che molti mezzi di comunicazione ne parlano come di una goliardata, come di una parata di carri carnevaleschi, senza capire che la causa per l’indipendenza, gli ideali cavallereschi e la fede che animano la causa seborghina sono reali, addirittura tangibili.
Il problema cari amici è che la mancanza di chiarezza, la mancanza di una linea chiara, la mancanza di un progetto pubblicamente condiviso, fanno apparire Seborga come un mercato, come coup de teatre in mezzo a tutto questo chiacchiericcio…
Quello che vorremmo chiedervi, in nome del bene che tutti vogliamo a Seborga, alla sua causa e ai suoi ideali, è di dare chiarezza e serietà a quanto si sta facendo: spieghiamo che abbiamo uno Statuto, spieghiamo quando e soprattutto come si svolgerà l’elezione del principe; soprattutto facciamo si che il nuovo principe abbia la credibilità internazionale necessaria a portare avanti la causa dell’indipendenza.
Se vogliamo che vi sia una speranza della sua realizzazione che sarebbe il giusto pegno alla memoria di Giorgio I, dobbiamo ricordarci che la credibilità del nuovo principe e la credibilità e professionalità dei passi che stiamo facendo e che faremo, avrà un grandissimo peso sul giudizio della corte europea.
Se questa interverrà e ci sosterrà lo farà se e solo se capirà di non appoggiare e legittimare uno stato da operetta.
Speriamo che capirete che questa non vuole essere una critica, ma un accorato appello di chi come voi vuole il bene di Seborga e, seppur struggendosi per non poter essere lì con voi ad operare, coglie questo poter osservare da lontano come punto di vista privilegiato per cogliere come la nostra patria viene vista dal di fuori.
Prof. Paolo Iotti, Console Onorario a Castellarano
Nico Parlanti, Console Vicario, Andrea Razzoli, Segretario
p.s. al futuro Principe, che sarà principe di tutti chiediamo di inserire la cultura come valore aggiunto della realtà - seborga.
A chiunque il Popolo Sovrano sceglierà chiediamo un impegno fattivo, costruttivo per offrire occasioni di formazione, di crescita culturale, umana e spirituale, nella convinzione che è la questa base che si può costruire un futuro florido e solito, al di là di sterili polemiche.