22 marzo 2010

Elezioni secondo le regole stabilite dai nostri Statuti Generali

In questo periodo di attesa e di apparente “silenzio” (un po’ assordante) per conoscere finalmente i nomi dei due candidati alle prossime elezioni per la carica di Principe di Seborga, pensiamo sia doveroso e utile rinfrescare la memoria e rileggere alcuni articoli previsti per questi casi dalla nostra “Costituzione”, ovvero dagli Statuti Generali del Principato.
È doveroso farlo perchè i seborghini pretendono e si aspettano che queste scelte e queste elezioni vengano fatte secondo le regole stabilite. È altresì doveroso ricordarle perchè sono un monito, per tutti coloro che in esse si identificano, a rispettarle e a difenderle senza riserve.
Non a caso, nel redigerle, il nostro amato Giorgio I ha voluto includere nella primissima pagina degli Statuti un chiaro e forte avvertimento. Rileggiamo insieme questo monito, con spirito di umiltà e gratitudine:

“ Conoscere le Nostre origini e le vicissitudini tramandate è come riconoscere in quegli Atti le volontà dei Nostri Padri.
Lottare per la continuità di ciò che è stato costruito, per la Sovranità Territoriale, per l’autodeterminazione è lottare per la verità.
Difendere la storia della comunità è obbligo di tutta la Comunità.
Difendere i propri Diritti è necessità di sopravvivenza.
Difendere i valori costitutivi della propria Patria è dovere di ogni Cittadino.
Difendere la Terra spettante al Cittadino che la abita, è Sacrosanto Diritto di tutti.
Coloro che non sentono vitali le Regole fondamentali dei Diritti di un Popolo, non sono degni di risiedere nel Principato di Seborga.
Coloro che non sanno sottostare alle Leggi che verranno sancite dai Cittadini Sovrani di questa Terra, sono considerati indegni di calpestare il suolo che Dio e la storia hanno ad Essi concesso.
Coloro che non riconoscono questi princìpi sono stranieri nel mondo.
L’umano tragitto si annienta quando l’Uomo stupidamente persegue la superbia dell’ignoranza e la meschinità dell’ignavia: due doti essenziali che hanno annullato la volontà di Dio e la forza degli Imperi.”

Ed ecco gli articoli in questione (Statuti Generali del Principato Sovrano di Seborga, pagg. 9,10,11):

Art. 26: Il Principe - o la Principessa – viene eletto dal Parlamento Generale di Seborga con scrutinio palese.

Art. 27: Alla scadenza del mandato, il Principe ed il Consiglio della Corona esaminano i candidati e ne scelgono due, che possiedono i necessari requisiti di onestà, serietà e capacità.

Art. 28: I candidati sono invitati a formulare, a presentare un programma dell’attività amministrativa da attuare, ed i nomi dei quattro Consiglieri della Corona di fiducia.

Art. 29: Entro i tre mesi anteriori alla scadenza del mandato, il Principe indice le elezioni generali del Principato.

Art. 30: Nel caso di vacanza del Principe, per fatti naturali o giuridici, il Consiglio della Corona individua i due candidati, secondo le indicazioni sopra riportate, quindi indice le elezioni.

Art. 31: In caso di vacanza del Principe, il governo del Principato è affidato collegialmente al Consiglio della Corona.

Art. 32: In caso di vacanza della maggioranza del Consiglio della Corona, il governo è affidato al Consiglio dei Priori, che entro sei mesi indice le elezioni generali, secondo la procedura indicata.

Art. 33: All’Atto dell’insediamento il Principe e i Consiglieri della Corona prestano solenne giuramento di governare in nome di Dio e nel pieno rispetto degli Statuti Generali e della Legge.

Art. 34: Nessuna carica del Principato può essere attribuita “ad vitam” eccezion fatta per l’Ordine dei Cavalieri consacrati da S.A.S. il Principe.

Art. 35: Il Consiglio della Corona è costituito da 9 cittadini di ambo i sessi, anche di nazionalità straniera, purchè in questo caso abbiano prestato il giuramento di fedeltà al Principato.

Art: 36: Fanno parte del Consiglio della Corona, tra gli altri: Il Ministro Segretario di Stato; il Ministro Guardasigilli; il Ministro degli Esteri; il Ministro delle Finanze e Tesoro.

Art. 42: Il Parlamento Generale del Principato è costituito da tutti i cittadini di Seborga, che abbiano o no la nazionalità del Principato, fisicamente riuniti in seduta plenaria.

Concludiamo con l’avvertimento finale: “Chi dall’alto ci guida, illumini finalmente la strada affinchè tutto si compia come stabilito e i bianchi Cavalieri di San Bernardo, che da tutto il mondo a noi si uniscono, ci affianchino con coraggio per espletare il compito cui siamo destinati. E così sia.”
(SeborgaPress)