Per la festa della Donna, i volontari di Seborga nel Mondo hanno chiesto a tutti i Comuni della Provincia di Imperia di votare una mozione in favore di Aung San Suu Kyi (nella foto), premio Nobel per la Pace nel 91 e di condanna verso il regime militare birmano che la tiene prigioniera.
di seguito la lettera:
OGGETTO: proposta di mozione a favore del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi
Gentile Sindaco, amministrazione comunale, in occasione della Festa della Donna, chiediamo alla S.V. di votare nel prossimo Consiglio Comunale una mozione in favore di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel 1991 e di condanna verso il regime militare birmano che la tiene prigioniera.
Le adesioni dei Comuni, verranno consegnate a mano unitamente a questa lettera al Ministro degli Esteri On. Franco Frattini per sensibilizzare il Governo italiano nel manifestare la sua solidarietà al popolo birmano appellandosi alla comunità internazionale affinché venga condannata senza riserve la repressione della manifestazione pacifica del popolo birmano da parte del regime militare.
Dopo 13 anni di detenzione, Il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata incarcerata di nuovo su accuse inventate dal brutale regime birmano. La leader della democrazia birmana e vincitrice del premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, è stata arrestata in base a nuove accuse inventate, proprio pochi giorni prima che scadessero i suoi 13 anni di detenzione.
di seguito la lettera:
OGGETTO: proposta di mozione a favore del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi
Gentile Sindaco, amministrazione comunale, in occasione della Festa della Donna, chiediamo alla S.V. di votare nel prossimo Consiglio Comunale una mozione in favore di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel 1991 e di condanna verso il regime militare birmano che la tiene prigioniera.
Le adesioni dei Comuni, verranno consegnate a mano unitamente a questa lettera al Ministro degli Esteri On. Franco Frattini per sensibilizzare il Governo italiano nel manifestare la sua solidarietà al popolo birmano appellandosi alla comunità internazionale affinché venga condannata senza riserve la repressione della manifestazione pacifica del popolo birmano da parte del regime militare.
Dopo 13 anni di detenzione, Il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata incarcerata di nuovo su accuse inventate dal brutale regime birmano. La leader della democrazia birmana e vincitrice del premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, è stata arrestata in base a nuove accuse inventate, proprio pochi giorni prima che scadessero i suoi 13 anni di detenzione.
Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver corraggiosamente sfidato il brutale regime militare con appelli pacifici per la democrazia.
Mettendo a repentaglio la propria incolumità per parlare in favore dei propri amici imprigionati, gli attivisti birmani stanno domandando il rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici e fanno appello a tutto il mondo perché li aiuti.
Il 14 maggio, Aung San Suu Kyi è stata arrestata e tradotta in carcere con l’accusa di essere in connessione con un uomo americano che presumibilmente si è introdotto furtivamente nel complesso in cui si trova trattenuta a Yangon.
Le accuse sono assurde — sono i militari birmani, che ora l’accusano di aver violato gli arresti domiciliari, ad essere responsabili della sicurezza del complesso. Sono un pretesto per tenerla detenuta fin dopo le elezioni che si terranno quest'anno.
Il regime birmano è noto per la sua feroce repressione di ogni minaccia al completo controllo militare – migliaia sono in carcere in condizioni disumane e privi di cure mediche, ci sono continui abusi dei diritti umani, una violenta repressione dei gruppi etnici, ed oltre un milione sono stati costretti a cercare rifugio oltre confine. Quella di Aung San Suu Kyi è la più grande minaccia al potere della giunta.
La sua leadership morale del movimento democratico e la sua eredità della grande vittoria elettorale nelle elezioni del 1990 significano che è l’unica figura in grado di sopraffare i militari nelle elezioni del prossimo anno. E’ stata detenuta numerose volte dal 1988 – agli arresti domiciliari senza alcun contatto con il mondo esterno.
Certi che questa semplice ma importante iniziativa possa continuare a sensibilizzare la comunità internazionale per ottenere la libertà di Aung San Suu Kyi dopo anni di ingiusta detenzione, rimaniamo fiduciosi in un benevolo accoglimento della presente.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Flavio Gorni
Certi che questa semplice ma importante iniziativa possa continuare a sensibilizzare la comunità internazionale per ottenere la libertà di Aung San Suu Kyi dopo anni di ingiusta detenzione, rimaniamo fiduciosi in un benevolo accoglimento della presente.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Flavio Gorni