Sabato 24 giugno alle 20:30 presso il Centro Culturale Polivalente di Vallecrosia in via Colombo, si terra` il concerto de "I Solisti dell’Orchestra Principato di Seborga", dedicato alla doppia ricorrenza cristiana e pagana di San Giovanni-Solstizio d’Estate. Il concerto sarà presentato dal professor Francesco Mulè. Per ulteriori informazioni, consigliamo di visitare il sito dell'orchestra: www.orchestraprincipatodiseborga.com (SeborgaPress)
15 giugno 2006
I lettori ci scrivono...
SUL CASO PRINCIPESSA YASMIN
Gentile Signori, abitanti di Seborga,
Gentile Signori, abitanti di Seborga,
Come già stato comunicato da parte mia, a mio parere il caso "Seborga" fu volutamente e forzatamente elevato in scandalo poiché è gestito dalla persona che sa` creare tanta confusione e guai a coloro che prende di mira con lo scopo di portare via la loro tranquilità e serenità, ma sfruttare il chiasso per una "popolarità" sua. Vi ho comunicato prima l'indirizzo della pagina www.dinastiabarbaccia.com/Aproposito.html la quale fu creata apositamente per dare spiegazioni a colui che rimane sconvolto dagli attacchi degli organismi fantomatici che crea la signora virtualmente.
Da quello che scrive (scrivere sa brillantemente e induce in dubbi chiunque inesperto) è poco vero e poco credibile, ma fa impressione poiché usa bene le sigle, le espressioni ecc. A proposito delle sigle: è un'esperta di sostituire le segle famose con le sue virtuali, abbiamo scoperto che sotto la sigla IAGI, a nome del cui parlava e denigrava tanti, invece dell'Istituto Araldico Genealogico Italiano, si nasconde un suo clon-Istituto Araldico Genealogico Internazionale (che bisogna anche scoprire che cos'è e dove); al posto della famosa e tanto giocata da ella sigla CIA, si nasconde il clone dell'associazione dei consumatori (anche questa irriferibile). Così, in vostro caso l'AJA potrebbe essere un altro gioco simile. Inoltre, la signore non è tedesca, ma napoletana e di nome Gelsomina Aprile, abita probabilmente a Milano, se anche dice che abita tra New York e Scozia. I suoi titoli e cognome sono frutto di fantasia, ed è quasi sola nelle sue avventure letterarie. Ella ha una passione di sconvolgere le vite altrui, ne trae un piacere morboso, ma ovviamente gode di sentire il suo nome (Yasmin è il suo pseudonimo letterario) pronunciato o scritto. Comunque, sono molto contento che il Principe Giorgio I non molla e gli abitanti di Seborga lo sostengono.
Auguri a tutti. Speriamo che molto rumore per nulla passi velocemente e senza tanti danni. Con rispetto.
Pr. Paolo Francesco Barbaccia
12 giugno 2006
Torna Alla Ribalta L'Autonomia Di Seborga
Riportiamo qui di seguito – per motivi di cronaca - una serie di articoli apparsi su alcuni quotidiani italiani, tutti originati da una nota di agenzia della ADNKRONOS del 7 giugno scorso, secondo la quale il Tribunale Internazionale dell’AJA avrebbe riconosciuto l’indipendenza di Seborga dall’Italia.
SeborgaPress, a differenza delle altre testate italiane, non ha voluto pubblicare la notizia, in quanto - pur non essendo una novita` dell’ultima ora come gli autori della nota volevano fare credere - la nota non era stata corredata del documento emanato dal tribunale (del quale in data odierna non si e` ancora visto traccia) e perche` la notizia era stata diffusa da una “cancelleria” che - a nostro avviso - non ha niente a che fare con il Principato di Seborga, ma bensi` con l’ufficio stampa della principessa Hohenstaufen.
Sarebbe stato ultile per il bene della verita` che gli autori della nota avessero diffuso anche il documento protocollare il questione. Attendiamo di vedere se cio` accadra`.
Su questa vicenda e` intervenuto anche S.A.S. Principe Giorgio I il quale (come lo si legge anche negli articoli) ha ricordato che tre anni fa la Corte Internazionale dell’Aja si era gia` espressa a favore dell’indipendenza di Seborga dall’Italia avvalorando ancor piu` le aspirazioni dei Seborghini per una futura e possibile autonomia dall’Italia.
SeborgaPress, a differenza delle altre testate italiane, non ha voluto pubblicare la notizia, in quanto - pur non essendo una novita` dell’ultima ora come gli autori della nota volevano fare credere - la nota non era stata corredata del documento emanato dal tribunale (del quale in data odierna non si e` ancora visto traccia) e perche` la notizia era stata diffusa da una “cancelleria” che - a nostro avviso - non ha niente a che fare con il Principato di Seborga, ma bensi` con l’ufficio stampa della principessa Hohenstaufen.
Sarebbe stato ultile per il bene della verita` che gli autori della nota avessero diffuso anche il documento protocollare il questione. Attendiamo di vedere se cio` accadra`.
Su questa vicenda e` intervenuto anche S.A.S. Principe Giorgio I il quale (come lo si legge anche negli articoli) ha ricordato che tre anni fa la Corte Internazionale dell’Aja si era gia` espressa a favore dell’indipendenza di Seborga dall’Italia avvalorando ancor piu` le aspirazioni dei Seborghini per una futura e possibile autonomia dall’Italia.
(Renzo Colla/SeborgaPress)
Dagli articoli apparsi in questi giorni nei quotidiani italiani, pubblichiamo qui di seguito alcuni passaggi che riteniamo piu` significativi:
Da La Stampa del 9/6/06: Da anni Seborga rivendica la propria dignità di Stato appellandosi alla storia. Ieri, quando si è diffusa la notizia, diffusa dalla sedicente principessa Hohenstaufen, di riconoscimento dell'indipendenza da parte della Corte dell'Aja, si è risvegliato l'orgoglio seborghino negli abitanti del tranquillo paese che vive soprattutto di floricoltura.
Dagli articoli apparsi in questi giorni nei quotidiani italiani, pubblichiamo qui di seguito alcuni passaggi che riteniamo piu` significativi:
Da La Stampa del 9/6/06: Da anni Seborga rivendica la propria dignità di Stato appellandosi alla storia. Ieri, quando si è diffusa la notizia, diffusa dalla sedicente principessa Hohenstaufen, di riconoscimento dell'indipendenza da parte della Corte dell'Aja, si è risvegliato l'orgoglio seborghino negli abitanti del tranquillo paese che vive soprattutto di floricoltura.
Ma il principe Giorgio I, al secolo Giorgio Carbone, monarca eletto dal popolo per acclamazione, neppure una goccia di sangue blu, non si scompone: «Non è una novità: l'Aja aveva stabilito questo più di tre anni fa. Le basi per l'indipendenza ci sono, ma stiamo preparando tutte le strutture necessarie, dalla pensione all'assicurazione per gli abitanti. Saremo una piccola Montecarlo, ma migliore. Senza grandi lussi ed evitando gli errori commessi da altri in passato. Soprattutto, senza tasse».
Trecentotrentotto abitanti, un territorio con una superficie di cinque chilometri quadrati nell'entroterra di Bordighera. Il futuro di Seborga potrebbe essere quello di un nuovo paradiso fiscale. Ma cosa ne pensano gli abitanti? Ieri a Seborga si respirava un'atmosfera anglosassone, per il primo matrimonio di una coppia inglese celebrato dal sindaco Franco Fogliarini.
Sembrava di essere finiti in un film made in Great Britain, con i vestiti e i cappelli stile famiglia reale, anche se meno ricercati. Unico tocco di classe italiana la macchina con cui è arrivata la sposa: una Fiat 500 blu, la mitica Giardinetta del '73. Tra un bacio dei coniugi Pernel, Jannette e Darrel, e un lancio di riso, si commenta la notizia del giorno.
Il primo cittadino è diffidente: «Finora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. L'Aja ha rapporti con gli Stati membri, compresa l'Italia: perchè non ne sappiamo nulla?».
Tra gli ospiti dell'insolito matrimonio, che ha visto come traduttore il consigliere più giovane di Seborga, eletto di recente, il ventenne Jason Lawrence Bonn, c'è anche don Marco Moraglia, 40 anni, di Sanremo, da quattro anni parroco del paese, nominato abate dal principe Giorgio I e suo erede spirituale: «Finchè non avremo notizie sull'attendibilità della notizia non mi esprimo, anche perchè le conseguenze sarebbero rilevanti, anche per la Chiesa, che approva l'operato del principe per l'indipendenza. Seborga diventerebbe sede episcopale e vescovile».
Poco distante dal Comune, nel vicolo, ha appena aperto il negozio d'arte di Maria Teresa Fontanesi, 40 anni, di Ivrea, scultrice: «Mi sono innamorata di Seborga in una visita: ero in cerca di un posto sano e tranquillo. Ho conosciuto soltanto dopo gli aspetti storici e mistici. Se diventasse uno Stato autonomo sarebbe fantastico».
Il ristorante dei Cavalieri, in piazza, intrattiene alcuni inglesi in attesa degli sposi. Qui Simone Ceravolo, 26 anni, di Alghero, ma abitante a Seborga, commenta così l'eventuale secessione» di Seborga dall'Italia: «In quel caso prenderei di corsa la residenza. Non perderei tempo». (Daniela Borghi)
Da La Stampa del 10/6/06: (...) Precisa il principe: «Questa sentenza risale a oltre tre anni fa. Si vede che ora qualcuno ha chiesto una copia del documento e hanno risposto. In passato avevamo chiesto all'Aja di sancire che Seborga è uno Stato a sè stante, non è italiano».
Da La Stampa del 10/6/06: (...) Precisa il principe: «Questa sentenza risale a oltre tre anni fa. Si vede che ora qualcuno ha chiesto una copia del documento e hanno risposto. In passato avevamo chiesto all'Aja di sancire che Seborga è uno Stato a sè stante, non è italiano».
Perchè non è cambiato nulla in questi tre anni? «Ci stiamo organizzando, e non è una cosa da poco. Quando saranno pronte le strutture, potremo iniziare. Sono in corso le pratiche per pensione, casa malattia, assicurazioni. Sono in svolgimento, non è così facile».
Lei è quindi tornato in piena carica, dopo un periodo di vacanza sembra rigenerato, combattivo e agguerrito più che mai. «Non ditemi niente: arrivo da Parigi e parto per Roma, sempre per questo obiettivo. Non mi fermo mai. Penso che ormai siamo vicini alla meta: qualche mese manca sicuramente, poi vedremo. C'è sempre qualche inghippo, perchè noi stiamo studiando un sistema assicurativo che sarà seguito nel resto dell'Europa. L'Olanda sta già iniziando a prendere il nostro esempio. Non posso dire oltre, ma può darsi che domani parta tutto».
Che fine farà il Consiglio comunale? Sarà cacciato? «Il termine non è esatto, ma vedremo. E' ovvio che non esisterà più» (...) E don Marco, il parroco? Come cambierà la sua posizione a Seborga? «Per adesso è cappellano dei nostri cavalieri, e quindi ufficializzato in quanto abate. Seborga è uno jus diocesis, quindi diventerà una diocesi».
Diventerà una piccola Montecarlo? «Penso che sarà un po’ meglio come struttura, senza grandi lussi e grandi onori, però uno stato di diritto più moderno, perchè abbiamo la fortuna di conoscere gli errori fatti dagli altri e quindi di non commetterli. Questo è un vantaggio».
Quale sarà il principale vantaggio per i seborghini? «Nessuna tassa: è già scritto sul libro delle regole. Non ce ne sarà bisogno». Come vi finanzierete? «Le strutture economiche, le società e altro, possono mantenere benissimo uno Stato, se fatto con intelligenza e con criterio. Non c'è bisogno che il cittadino debba sborsare per pagare gli errori che fanno gli altri, perchè purtroppo negli Stati i cittadini continuano a pagare errori commessi dai ministri». (Daniela Borghi)
Da Il Corriere della Sera del 12/6/06: «Noi siamo tutti con il principe Giorgio» dice Liliana, mentre serve il pane nel negozio di commestibili, alle spalle un ritratto del principe, fascia azzurra e barbona nera. Seborga, trecentoventi anime nell’entroterra di Bordighera, è teatro di una lotta dinastica.
Da Il Corriere della Sera del 12/6/06: «Noi siamo tutti con il principe Giorgio» dice Liliana, mentre serve il pane nel negozio di commestibili, alle spalle un ritratto del principe, fascia azzurra e barbona nera. Seborga, trecentoventi anime nell’entroterra di Bordighera, è teatro di una lotta dinastica.
La principessa Yasmine von Hoenstaufen, che si dichiara discendente di Federico II, rivendica la sovranità del borgo quale «avamposto del principato di Gerusalemme». Adesso, ultimo colpo di scena, la principessa ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché, spiega in una nota, «Seborga torni allo Stato italiano, a patto che non sia più consentito da parte di usurpatori di manipolare la storia del Sacro Sito del Santo Sepolcro».
«La principessa - conferma la figlia Kathrin Hoenstaufen - ha voluto compiere un atto di generosità, perché non è un’avventuriera, non ha mai preso un ago da nessuno. Un vero nobile dà e non prende».
Ma Seborga non ci sta. «Questa tizia non può dare a nessuno quello che non è suo», dice il principe Giorgio... Dietro a questo tira e molla fra principesse e principi-contadini sta un pronunciamento della Corte dell’Aia di cui però nessuno è in grado di fornire prova.
«L’Aia ci dà ragione, afferma che Seborga non è italiana perché non esiste alcun documento di annessione ai Savoia», tuona il ministro degli Esteri, Walter Ferrari, mentre nella sua veste di ristoratore amministra il rito dell’altro principe della zona, il coniglio, servito al forno con olive e pinoli. (...)
«Appena sarà convocata la nuova giunta, chiederemo questo documento dell’Aia» dice Gustavo Ottolenghi, storico di Seborga, appena eletto nelle ultime amministrative di maggio, che hanno visto la conferma del sindaco Franco Fogliarini. Comune e Principato, dopo anni burrascosi, convivono magnificamente, anche perché in un paese di 320 abitanti sarebbe difficile il contrario, il sindaco è il figlioccio del principe Giorgio e il ministro degli Esteri è il cugino.
La pace è stata siglata da tempo sulla base del successo turistico. Seborga rischiava di diventare un paese fantasma, ma la «rinascita» del principato, grazie al vulcanico Giorgio I, sulla base del fatto che la vendita nel 1748 del territorio già degli abati cisterciensi ai Savoia non sarebbe mai stata ratificata, ha cambiato la storia.
È arrivato il business. Il principato batte moneta, il luigino, stampa francobolli con l’effigie di Sua Altezza, ha una bandiera con croce bianca su campo azzurro e targhe personalizzate in vendita nei negozi di souvenir. Gli inglesi amano Seborga, la Bbc ha intervistato il principe Giorgio e il Times, dando notizia della sua intenzione di abdicare, ha suggerito come successore Noel Gallagher, leader degli Oasis.
Ma Giorgio I non è pronto a lasciare, anzi, pensa in grande: «Sono stato a Roma - dice - per vedere se con un’assicurazione collettiva riusciamo a sistemare la questione dell’assistenza sanitaria e della pensione e, allora, sì, che diventiamo indipendenti». (Erika Dellacasa)
02 giugno 2006
Secondo mandato a Fogliarini
Seborga ha rinnovato la fiducia al sindaco uscente Franco Fogliarini con 131 voti su 223 votanti per la lista civica "Uniti per Seborga", capeggiata da Fogliarini, per una percentuale del 61,2 per cento.
"Crediamo di aver operato bene nella precedente legislatura presentandoci anche con una lista rinnovata a metà - ha dichiarato Fogliarini. Gli elettori ci hanno premiato. In questo mio secondo mandato potrò mettere a frutto l’esperienza che ho accumulato nel primo. Ci vuole tempo per imparare a muoversi fra gli enti pubblici e nel groviglio di normative. Continueremo a migliorare l’aspetto di strade e piazze di Seborga come abbiamo già fatto partendo dal centro storico. E punteremo su turismo e cultura".
Per quanto riguarda i rapporti con il Principato, Fogliarini ha dichiarato che non intende rinnegare la storia: "Siamo ben consapevoli che il Principato ci ha dato una notorietà internazionale che dobbiamo continuare a sfruttare e, possibilmente, valorizzare. Continueremo a mantenere aperto il dialogo con Giorgio I°".
La lista civica «Nuova Seborga», capeggiata dal geometra Carlo Biancheri, 55 anni, ha ottenuto 83 voti per una percentuale del 38,8 per cento. "Speravamo in qualche cosa di più - dice Biancheri - La lista ha avuto 15 voti in più rispetto alle passate elezioni. Ma, evidentemente, a Seborga, non c’è stata la volontà di fare un cambiamento". Biancheri si dichiara disposto al dialogo: "Faremo opposizione, è ovvio, ma siamo convinti che ci sarà più dialogo che in passato. In maggioranza, ora, ci sono persone più disposte al confronto. Quello che ci vuole per affrontare i problemi, concreti, di Seborga".
Con Fogliarini, per la lista di maggioranza, entreranno in consiglio comunale Enrico Ilariuzzi (vicesindaco e che ha ottenuto 41 preferenze), Roberto Blancardi (21 preferenze), Flavio Gorni (13), Jason Lawrence Boon (10), Pasquale Ragni (7), Silvio Leone (7), Gustavo Ottolenghi (5) e Marco Panigada (2).
All’opposizione, con Carlo Biancheri, ci saranno le uniche due donne del consiglio: Patrizia Barrese (15 preferenze) e Romina Fanari (10), oltre a Remo Ferrari (13).
Indagine di SeborgaPress: Imbrogli e falsi attestati a danno del Principato
Oggi Seborga vanta una notorietà invidiabile che raggiunge ogni angolo del mondo. Ignorare o sottovalutare questa realtà sarebbe un grave errore.
L’interesse rivolto a Seborga, alla sua storia e al suo Principe è lampante: non c’ è mese che i mass-media di tutto il mondo non realizzino un servizio, un’intervista o un articolo. Ne consegue che la curiosità del pubblico aumenta e così anche la voglia di scoprire, di visitare il Principato, di conoscere di più, di seguirne i fatti e le vicende locali anche se magari si vive agli antipodi.
Basta che il Principe alzi la voce e la notizia fa il giro del mondo. Lo abbiamo constatato di recente con il caso dei lavori di ristrutturazione dell’area adiacente alla chiesa di San Bernardo. La notizia del contenzioso fra Comune e Principe era arrivata fin in Nuova Zelanda!
Se da un lato tutto questo interesse verso Seborga è positivo e favorisce il turismo e l’economia locale, dall’altro lato crea anche l’opportunità a imbroglioni e camaleonti ad avviare attività losche e fraudolenti a danno del nome di Seborga e di coloro che finiscono abbindolati.
Il caso sollevato mesi fa su queste pagine sulla presunta esistenza a Seborga di università, è un esempio lampante di come la notorietà di Seborga venga sfruttata da alcuni imbroglioni per portare avanti (purtroppo con successo e con un buon giro d’affari) i loro piani meschini.
Il caso delle università a Seborga ha suscitato un enorme interesse e scalpore soprattutto all’estero (e fra i nostri lettori di lingua inglese che leggono il nostro SEBORGA TIMES) e ci ha stimolato ad approfondire questo fenomeno.
Dalla nostra indagine, abbiamo scoperto una serie di attività subdole e fraudolenti di inimmaginabile portata e effetto.
L’assenza di un una presenza ufficiale del Principato su Internet ha inoltre consentito una proliferazione di siti alternativi che nulla hanno a che fare con l’ufficialità e l’autorevolezza che dichiarano di avere.
La redazione di SeborgaPress ha informato e consegnato i risultati di questa ricerca alla Polizia di Stato Italiana che - come sappiamo – ha gia` avviato le dovute indagini.
Le attività illecite in questione vanno dal conferimento (e vendita) di falsi titoli nobiliari e d’ufficio, vendita di francobolli, monete, passaporti (turistici e diplomatici) non autentici, alla vendita di false autorizzazioni e attestati a istituti e università on-line.
“Abbiamo condotto la nostra ricerca grazie al supporto e alla collaborazione delle autorità locali di Seborga” – spiega Renzo Colla, Direttore responsabile di SeborgaPress – “e per questo vogliamo ringraziare in particolare il Sindaco di Seborga, Franco Fogliarini, i suoi consiglieri comunali e anche i membri del Consiglio della Corona”.
“Ci siamo avvalsi anche della stretta collaborazione e competenza da parte del Dottor Gorge Brown, direttore della HigherEd Consulting, un’agenzia di ricerca e di controllo specializzata nel settore della pubblica istruzione superiore e universitaria, con sede ad Adelaide, in Australia, il quale ci ha aiutato a far luce su alcuni aspetti a noi poco noti”.
“Dopo quello che abbiamo visto e constatato” – ha proseguito Renzo Colla – “ abbiamo sentito il dovere e l’urgenza di fare chiarezza e pulizia su certe attività e fenomeni che per anni sono andati avanti imperturbati, ai danni dei cittadini di Seborga e del pubblico in generale”.
Sul caso delle presunte università a Seborga, ripetiamo ancora una volta (a beneficio di chi non vive sul posto) che, contrariamente a quanto appare in certi siti internet, non esistono a Seborga uffici o sedi abilitate a questo tipo di attività.
Per coloro che non sono in grado di verificare di persona quanto detto sopra, pubblichiamo qui a fianco una foto dell’ormai famoso numero civico di Via Mirando dove – secondo false pretese – avrebbero sede gli uffici di queste università; in realtà si tratta di un portone che da acceso ad un locale attualmente adibito a magazzino.
Dalla nostra indagine è emersa anche l’esistenza in internet di un presunto ufficio o segretariato per l’insegnamento a distanza, cultura e fede dell’SBC – Antico Principato di Seborga e di un “Consiglio per la concessione di licenze” (il sito in questione è: www.seborga-edu.info/index.htm).
Una sorta di “ministero dell’istruzione” che cura e gestisce il settore culturale e di formazione del Principato concedendo – previo pagamento – a università e istituti on-line, licenze e autorizzazioni per il riconoscimento dei loro titoli di studio.
Al di la` dell’aspetto puramente commerciale di questo tipo di attività, quello che piu` preoccupa e sconcerta è la portata di questa truffa che vede coinvolti decine e decine di istituti on-line in tutto il mondo.
Stiamo parlando di un imbroglio di proporzioni mondiale in quanto sappiamo per certo che questo “segretariato” non esiste e non ha nessun mandato e autorità ad esercitare per nome e per conto di Seborga. Fino ad oggi, nessuna autorità riconosciuta a Seborga ha concesso, autorizzato o dato il beneplacito ad esercitare e rilasciare accrediti o licenze.
Le conseguenze di questa truffa sono evidenti e preoccupanti. Sappiamo che negli Stati Uniti sono state avviate azioni legali contro alcuni di questi istituti che offrono lauree riconosciute da Seborga. In Europa e in altre parti del mondo, questo fenomeno è seguito con attenzione dalle autorità locali e tutto questo non giova alla credibilità e al nome di Seborga.
Abbiamo letto nel giornale di Bahrain (DAILY NEWS – THE VOICE OF BAHRAIN) che un medico intende aprire una clinica di controllo contro l’obesità a Bahrain dopo aver ottenuto una laurea presso una “Università di Seborga” per il trattamento “Marmaki”.
Non c’e` da meravigliarsi se nel campo della formazione professionale on-line il nome Seborga è sinonimo di frodi ed è oggetto di scherno.
Recentemente, la rivista specializzata INSIDE HIGHER ED con sede a Washington D.C. ha pubblicato un articolo su una nuova università che dichiara di avere ottenuto la licenza dal “famoso” segretariato per l’istruzione SBC. Il giornalista dell’articolo mette in dubbio la veridicità di questa licenza ed è incredibile leggere la risposta del direttore dell’istituto il quale afferma con forza che la licenza è valida in quanto ottenuta da un segretariato che ha effettivamente sede a... Seborga. (http://www.insidehighered.com/news/2006/05/24/diulus)
Un’altra attività truffaldina che fino ad oggi è andata avanti indisturbata è legata ai numerosi siti internet su Seborga e gestiti da un personaggio ben noto nella zona. Si tratta del signor Denis Pierre-Francois che nel giugno del 2001 ricevette la nomina di Direttore del settore Turismo dal Comune di Seborga.
La nomina di direttore gli fu revocata un anno dopo (visto i modesti risultati) con un decreto firmato dallo stesso sindaco, Franco Fogliarini e datato agosto 2002 (vedi foto).
Non solo il sindaco gli revoco` il titolo, ma (leggiamo nel decreto) invitava il signor Denis Pierre-Francois “…a non continuare ad utilizzare e fregiarsi di alcun titolo, simbolo, qualifica e quant’altro attinente il Comune di Seborga…”
Nonostante il divieto, il signor Denis Pierre-Francois ha continuato a fregiarsi del titolo di Direttore del turismo di Seborga e di altri titoli (segretario agli affari esteri, direttore del Seborga Business Centre, eccetera…).
Inoltre, ha organizzato una rete di associati e delegati in tutto il mondo che - dopo aver pagato una dovuta somma – operano sotto titoli nobiliari e d’ufficio alla “promozione” del Principato.
Purtroppo, Seborga non è riuscita a stare ai passi con i tempi: il metodo di vendite via internet “e-commerce” non è ancora arrivato da queste parti (ma approderà fra pochi giorni).
A questa lacuna ci ha pensato il signor Denis Pierre-Francois che fino ad oggi ha venduto e vende attraverso i suoi siti internet: titoli nobiliari (e diplomatici), francobolli, monete, passaporti e souvenir che – agli occhi dei profani e dei curiosi (che non hanno possibilità di recarsi a Seborga) sembrano tutti autentici.
Oltre alle attività di vendita di vario tipo (incluse – a nostro avviso – le famose licenze) il signor Pierre-Francois controlla e gestisce attraverso i suoi siti tutta la corrispondenza in arrivo da tutto il mondo da parte di curiosi e simpatizzanti che desiderano avere informazioni o notizie sul Principato.
Questo personaggio non vive o si fa vedere (per ovvie ragioni) a Seborga. I suoi modi garbati e i suoi siti internet pieni di foto e informazioni in ben nove lingue fanno si` che e` facile essere persuasi e convinti di trattare con un rispettabile rappresentante del Principato.
Il sindaco Franco Fogliarini ha fatto sapere a SeborgaPress che il nuovo consiglio comunale appena rieletto ha intenzione di aprire al piu` presto un sito ufficiale di Seborga e di delegare ad un membro del consiglio comunale i rapporti con l‘esterno. Naturalmente vi terremo informati sugli sviluppi di questo progetto.
Nel frattempo, le autorità locali invitano il pubblico ad utilizzare il seguente indirizzo e-mail: comuneseborga@inwind.it e a diffidare di qualsiasi altro indirizzo o sito di dubbia natura e provenienza. (SeborgaPress)
Pubblichiamo qui sotto i siti ritenuti sospetti o inquisiti in questa indagine:
http://seborga.net/
http://www.principato-di-seborga.com/
http://www.www.principato.seborga.com/
http://www.sbcbanking.biz/
http://peira-cava.com/
http://www.afs.peira-cava.com/
http://www.ambergriscaye.com/interfisa
http://sbctradecom.peira-cava.com/
http://www.peira-cava.com/CASADISEBORGA.htm
www.sbcbanking.biz/university.htm
http://www.seborga-edu.info/index.htm
http://www.education.principato-di-seborga.com/
http://isaponline.info/en/index.htm
http://www.seborgastamps.info/
http://www.tradesydney.principato-di-seborga.com/
L’interesse rivolto a Seborga, alla sua storia e al suo Principe è lampante: non c’ è mese che i mass-media di tutto il mondo non realizzino un servizio, un’intervista o un articolo. Ne consegue che la curiosità del pubblico aumenta e così anche la voglia di scoprire, di visitare il Principato, di conoscere di più, di seguirne i fatti e le vicende locali anche se magari si vive agli antipodi.
Basta che il Principe alzi la voce e la notizia fa il giro del mondo. Lo abbiamo constatato di recente con il caso dei lavori di ristrutturazione dell’area adiacente alla chiesa di San Bernardo. La notizia del contenzioso fra Comune e Principe era arrivata fin in Nuova Zelanda!
Se da un lato tutto questo interesse verso Seborga è positivo e favorisce il turismo e l’economia locale, dall’altro lato crea anche l’opportunità a imbroglioni e camaleonti ad avviare attività losche e fraudolenti a danno del nome di Seborga e di coloro che finiscono abbindolati.
Il caso sollevato mesi fa su queste pagine sulla presunta esistenza a Seborga di università, è un esempio lampante di come la notorietà di Seborga venga sfruttata da alcuni imbroglioni per portare avanti (purtroppo con successo e con un buon giro d’affari) i loro piani meschini.
Il caso delle università a Seborga ha suscitato un enorme interesse e scalpore soprattutto all’estero (e fra i nostri lettori di lingua inglese che leggono il nostro SEBORGA TIMES) e ci ha stimolato ad approfondire questo fenomeno.
Dalla nostra indagine, abbiamo scoperto una serie di attività subdole e fraudolenti di inimmaginabile portata e effetto.
L’assenza di un una presenza ufficiale del Principato su Internet ha inoltre consentito una proliferazione di siti alternativi che nulla hanno a che fare con l’ufficialità e l’autorevolezza che dichiarano di avere.
La redazione di SeborgaPress ha informato e consegnato i risultati di questa ricerca alla Polizia di Stato Italiana che - come sappiamo – ha gia` avviato le dovute indagini.
Le attività illecite in questione vanno dal conferimento (e vendita) di falsi titoli nobiliari e d’ufficio, vendita di francobolli, monete, passaporti (turistici e diplomatici) non autentici, alla vendita di false autorizzazioni e attestati a istituti e università on-line.
“Abbiamo condotto la nostra ricerca grazie al supporto e alla collaborazione delle autorità locali di Seborga” – spiega Renzo Colla, Direttore responsabile di SeborgaPress – “e per questo vogliamo ringraziare in particolare il Sindaco di Seborga, Franco Fogliarini, i suoi consiglieri comunali e anche i membri del Consiglio della Corona”.
“Ci siamo avvalsi anche della stretta collaborazione e competenza da parte del Dottor Gorge Brown, direttore della HigherEd Consulting, un’agenzia di ricerca e di controllo specializzata nel settore della pubblica istruzione superiore e universitaria, con sede ad Adelaide, in Australia, il quale ci ha aiutato a far luce su alcuni aspetti a noi poco noti”.
“Dopo quello che abbiamo visto e constatato” – ha proseguito Renzo Colla – “ abbiamo sentito il dovere e l’urgenza di fare chiarezza e pulizia su certe attività e fenomeni che per anni sono andati avanti imperturbati, ai danni dei cittadini di Seborga e del pubblico in generale”.
Sul caso delle presunte università a Seborga, ripetiamo ancora una volta (a beneficio di chi non vive sul posto) che, contrariamente a quanto appare in certi siti internet, non esistono a Seborga uffici o sedi abilitate a questo tipo di attività.
Per coloro che non sono in grado di verificare di persona quanto detto sopra, pubblichiamo qui a fianco una foto dell’ormai famoso numero civico di Via Mirando dove – secondo false pretese – avrebbero sede gli uffici di queste università; in realtà si tratta di un portone che da acceso ad un locale attualmente adibito a magazzino.
Dalla nostra indagine è emersa anche l’esistenza in internet di un presunto ufficio o segretariato per l’insegnamento a distanza, cultura e fede dell’SBC – Antico Principato di Seborga e di un “Consiglio per la concessione di licenze” (il sito in questione è: www.seborga-edu.info/index.htm).
Una sorta di “ministero dell’istruzione” che cura e gestisce il settore culturale e di formazione del Principato concedendo – previo pagamento – a università e istituti on-line, licenze e autorizzazioni per il riconoscimento dei loro titoli di studio.
Al di la` dell’aspetto puramente commerciale di questo tipo di attività, quello che piu` preoccupa e sconcerta è la portata di questa truffa che vede coinvolti decine e decine di istituti on-line in tutto il mondo.
Stiamo parlando di un imbroglio di proporzioni mondiale in quanto sappiamo per certo che questo “segretariato” non esiste e non ha nessun mandato e autorità ad esercitare per nome e per conto di Seborga. Fino ad oggi, nessuna autorità riconosciuta a Seborga ha concesso, autorizzato o dato il beneplacito ad esercitare e rilasciare accrediti o licenze.
Le conseguenze di questa truffa sono evidenti e preoccupanti. Sappiamo che negli Stati Uniti sono state avviate azioni legali contro alcuni di questi istituti che offrono lauree riconosciute da Seborga. In Europa e in altre parti del mondo, questo fenomeno è seguito con attenzione dalle autorità locali e tutto questo non giova alla credibilità e al nome di Seborga.
Abbiamo letto nel giornale di Bahrain (DAILY NEWS – THE VOICE OF BAHRAIN) che un medico intende aprire una clinica di controllo contro l’obesità a Bahrain dopo aver ottenuto una laurea presso una “Università di Seborga” per il trattamento “Marmaki”.
Non c’e` da meravigliarsi se nel campo della formazione professionale on-line il nome Seborga è sinonimo di frodi ed è oggetto di scherno.
Recentemente, la rivista specializzata INSIDE HIGHER ED con sede a Washington D.C. ha pubblicato un articolo su una nuova università che dichiara di avere ottenuto la licenza dal “famoso” segretariato per l’istruzione SBC. Il giornalista dell’articolo mette in dubbio la veridicità di questa licenza ed è incredibile leggere la risposta del direttore dell’istituto il quale afferma con forza che la licenza è valida in quanto ottenuta da un segretariato che ha effettivamente sede a... Seborga. (http://www.insidehighered.com/news/2006/05/24/diulus)
Un’altra attività truffaldina che fino ad oggi è andata avanti indisturbata è legata ai numerosi siti internet su Seborga e gestiti da un personaggio ben noto nella zona. Si tratta del signor Denis Pierre-Francois che nel giugno del 2001 ricevette la nomina di Direttore del settore Turismo dal Comune di Seborga.
La nomina di direttore gli fu revocata un anno dopo (visto i modesti risultati) con un decreto firmato dallo stesso sindaco, Franco Fogliarini e datato agosto 2002 (vedi foto).
Non solo il sindaco gli revoco` il titolo, ma (leggiamo nel decreto) invitava il signor Denis Pierre-Francois “…a non continuare ad utilizzare e fregiarsi di alcun titolo, simbolo, qualifica e quant’altro attinente il Comune di Seborga…”
Nonostante il divieto, il signor Denis Pierre-Francois ha continuato a fregiarsi del titolo di Direttore del turismo di Seborga e di altri titoli (segretario agli affari esteri, direttore del Seborga Business Centre, eccetera…).
Inoltre, ha organizzato una rete di associati e delegati in tutto il mondo che - dopo aver pagato una dovuta somma – operano sotto titoli nobiliari e d’ufficio alla “promozione” del Principato.
Purtroppo, Seborga non è riuscita a stare ai passi con i tempi: il metodo di vendite via internet “e-commerce” non è ancora arrivato da queste parti (ma approderà fra pochi giorni).
A questa lacuna ci ha pensato il signor Denis Pierre-Francois che fino ad oggi ha venduto e vende attraverso i suoi siti internet: titoli nobiliari (e diplomatici), francobolli, monete, passaporti e souvenir che – agli occhi dei profani e dei curiosi (che non hanno possibilità di recarsi a Seborga) sembrano tutti autentici.
Oltre alle attività di vendita di vario tipo (incluse – a nostro avviso – le famose licenze) il signor Pierre-Francois controlla e gestisce attraverso i suoi siti tutta la corrispondenza in arrivo da tutto il mondo da parte di curiosi e simpatizzanti che desiderano avere informazioni o notizie sul Principato.
Questo personaggio non vive o si fa vedere (per ovvie ragioni) a Seborga. I suoi modi garbati e i suoi siti internet pieni di foto e informazioni in ben nove lingue fanno si` che e` facile essere persuasi e convinti di trattare con un rispettabile rappresentante del Principato.
Il sindaco Franco Fogliarini ha fatto sapere a SeborgaPress che il nuovo consiglio comunale appena rieletto ha intenzione di aprire al piu` presto un sito ufficiale di Seborga e di delegare ad un membro del consiglio comunale i rapporti con l‘esterno. Naturalmente vi terremo informati sugli sviluppi di questo progetto.
Nel frattempo, le autorità locali invitano il pubblico ad utilizzare il seguente indirizzo e-mail: comuneseborga@inwind.it e a diffidare di qualsiasi altro indirizzo o sito di dubbia natura e provenienza. (SeborgaPress)
Pubblichiamo qui sotto i siti ritenuti sospetti o inquisiti in questa indagine:
http://seborga.net/
http://www.principato-di-seborga.com/
http://www.www.principato.seborga.com/
http://www.sbcbanking.biz/
http://peira-cava.com/
http://www.afs.peira-cava.com/
http://www.ambergriscaye.com/interfisa
http://sbctradecom.peira-cava.com/
http://www.peira-cava.com/CASADISEBORGA.htm
www.sbcbanking.biz/university.htm
http://www.seborga-edu.info/index.htm
http://www.education.principato-di-seborga.com/
http://isaponline.info/en/index.htm
http://www.seborgastamps.info/
http://www.tradesydney.principato-di-seborga.com/
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